“Se da un lato la richiesta della struttura commissariale per il patteggiamento può essere considerata una vittoria nel processo Ambiente Svenduto perché presuppone un’ammissione di colpevolezza dall’altro rappresenta un’astuta mossa tattica per consentire allo Stato di acquisire lo stabilimento senza incorrere in eventuali procedure per aiuti di stato da parte dell’Unione europea”. Lo dichiara il leader dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: “In base a quanto previsto dalle leggi e dal codice penale un bene sequestrato per un reato che va ad una sentenza di condanna viene confiscato: una volta confiscato lo stabilimento potrà essere nazionalizzato o venduto dallo stato. E’ di tutta evidenza che il ministero darà il suo assenso al patteggiamento alla struttura commissariale nominata, lo ricordiamo, dal governo. Tutto questo però lascia senza risposta la domanda più importante: chi pagherà per il danno ambientale e per le bonifiche che ammontano a non meno di 8 miliardi di euro? – conclude Bonelli -. Come resta senza risposta la domanda perché il ministero dell’Ambiente non ha avviato le procedure di determinazione economica del danno ambientale prevista dal decreto legislativo 152/2006? Attendiamo risposte”.