“Un Getsemani in Salento”: la proposta del comitato ‘Una voce per l’Ulivo’

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ulivi 2Si chiama “Un Getsemani nel Salento” ed è la proposta avanzata dal comitato ‘Una voce per l’Ulivo’ per creare un parco scientifico con le 1500 varietà di olivo presenti nelle collezioni mondiali di germoplasma, per testare la tolleranza di tutte le varietà di ulivo alla Xylella e sperimentare le eventuali cure. A renderlo noto lo stesso comitato, secondo il quale il parco “diventerebbe il campo sperimentale più grande del mondo a disposizione della scienza, per testare la tolleranza di tutte le varietà di ulivo al batterio killer”. Dall’alleanza di produttori affermano che “in questo parco risulterebbe fondamentale la messa a dimora anche di tutti i cloni delle nostre varietà autoctone, Cellina di Nardò e Ogliarola leccese, al fine di riscontrane l’eventuale tolleranza al batterio di qualcuno di questi”.

Il comitato ‘Voce dell’Ulivo’ propone quindi la realizzazione di un parco delle biodiversità unico al mondo, visitabile da tutti e al servizio dell’olivicoltura mondiale, che possa garantire il futuro olivicolo anche agli altri Paesi. “Questo è un atto d’amore verso l’albero di ulivo che il Salento ha il dovere di compiere – dicono i promotori del progetto – e che gli consentirà da vittima di diventare protagonista della nascita di una speranza per l’olivicoltura mondiale”.

A questo punto, nella piena consapevolezza che le istituzioni sono centrali e fondamentali nella battaglia contro questo flagello la “Voce dell’Ulivo” chiede la disponibilità, della Provincia di Lecce, alla Regione Puglia e al Comitato Tecnico Scientifico Nazionale, a sedersi insieme attorno ad un tavolo al fine di valutare l’idea e provvederne alla progettazione. “Il parco delle biodiversità è un’idea che stiamo coltivando da tempo e che sta trovando il favore di molti, come produttori nella zona di Gallipoli propensi a mettere a disposizione i propri terreni o agricoltori esteri pronti ad investire in questo progetto pur di dare una speranza in più al loro territorio, semmai un giorno dovesse essere attaccato dal batterio killer” affermano ancora dal Comitato.

Dal quale concludono affermando che “questo è il primo progetto che nasce sotto il segno della ‘voce dell’ulivo alleanza di produttori’, che rappresenta la nuova veste giuridica del Comitato. Lo scopo di tutto ciò sta nella determinazione di voler combattere, da protagonisti ed in prima linea, questa guerra contro il batterio killer che sta distruggendo i nostri ulivi. Chiederemo con forza alle istituzioni di partecipare come parte attiva a tutti i tavoli istituzionali, per poter dare voce in prima persona ai nostri produttori, ed essere artefici consapevoli del nostro destino”.

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