Taranto Isolaverde senza risorse: lavoratori ad un passo dal licenziamento  

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protesta isola verdeTARANTO – Un corteo dalla sede della società in p.zza Medaglie d’Oro alla Prefettura. Organizzata dai sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uil-Fpl, Cobas e Flaica Cub, dopo l’assemblea convocata sabato e disertata dalla gran parte della politica locale a tutti i livelli. Che per i sindacati è il “segno tangibile della loro incapacità di rappresentare e difendere un territorio già fortemente compromesso”.

Entro il 1° maggio saranno almeno 70 i lavoratori del servizio del Centro per l’impiego, che verranno licenziati, con le attività che passeranno in capo alla Regione Puglia. Ugualmente a rischio sono i dipendenti delle attività di pulizie ed uscerato e per i servizi di manutenzione degli immobili. Terminate anche le risorse finanziarie per garantire i servizi di manutenzione delle strade provinciali: a questo disservizio si aggiungerà presto anche quello della mancata pulizia delle scuole ed università.

Pertanto proseguirà ad oltranza lo ‘sciopero bianco’ iniziato ieri. La situazione è drammatica, addirittura peggiore del previsto. Il rischio concreto infatti, è quello di non arrivare neppure a fine maggio, perché le casse sono praticamente vuote. Si va verso i libri contabili in tribunale, allora. Già recapitate le lettere di licenziamento ai dipendenti aziendali che prestano servizio presso i Centri territoriali per l’impiego. Esauriti i fondi per la manutenzione stradale per i servizi di pulizie i sindacati temono ora il ricorso ad appalti esterni. Su 225 dipendenti, 90 sono già stati dichiarati in esubero.

La Provincia di Taranto non è infatti più in grado di assicurare risorse finanziarie alla partecipata Isolaverde, anche a causa della riforma Delrio sulle provincie ed alla richiesta del Governodi restituire allo Stato circa 14 milioni di euro. A questo si aggiunge il fatto che sino ad oggi non è stato approvato il progetto che avrebbe dovuto finanziare la Regione Puglia – con uno stanziamento di 3,5 milioni di euro – legato a dissesto idrogeologico del territorio provinciale. Il documento è infatti ancora fase di valutazione.

Chiediamo il ritiro immediato di quel provvedimento di licenziamento – hanno gridato a gran voce ieri per le strade della città i lavoratori e i sindacati -. Crediamo sia inaccettabile e fuori ogni logica che con un atto burocratico si mandino per strada questi lavoratori, diventati fantasmi per l’amministrazione provinciale”.

L’Amministrazione Provinciale, ad oggi, non ha provveduto a sottoscrivere con la società Taranto Isolaverde il relativo contratti dei servizi. Inoltre il presidente Martino Tamburrano, appena la settimana scorsa, riferì dell’impossibilità di salvare la società a causa dei tagli alle Province prevista dalla riforma Delrio, la cui applicazione è prossima. Il paradosso, come sottolineato ieri da lavoratori e sindacati durante la manifestazione prime e l’incontro con il Prefetto Guidato poi, è che i cittadini della provincia di Taranto continuino a pagare le tasse per dei servizi di cui non potranno usufruire.

Infine, non bisogna dimenticare le vicende legate al prestigioso istituto musicale Paisiello: anch’esso rischia la chiusura per mancanza di fondi. Ben 58 gli insegnanti che rischiano di restare senza lavoro dal mese di giugno. Per la sua salvezza infatti, la Provincia ha chiesto la statizzazione dell’istituto, attraverso un’apposita norma da approvare per decreto legge da parte del governo, inserendolo nell’ultimo decreto ‘salva Ilva e salva Taranto’.

Gianmario Leone

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