Un’iniziativa presa, sottolinea De Castro, tenendo conto che il 27 e il 28 aprile il Comitato Permanente per la Salute delle Piante tornerà a riunirsi per decidere nuove misure a livello comunitario anche alla luce del parare in arrivo nei prossimi giorni dall’Efsa. “Un blocco di queste dimensioni delle importazioni dall’Italia alla Francia – si legge in una nota – è sbagliato e immotivato da ogni punto di vista. In primo luogo, perché l’Unione europea ha già assunto le contromisure adeguate, in osservanza della direttiva comunitaria 2000/29. In secondo luogo, perché il provvedimento della Francia riguarda specie vegetali, quali agrumi e vite, non colpite dall’epidemia in questione. Inoltre – sostengono i tre europarlamentari Pd – il Comitato Permanente per la Salute delle Piante valuta costantemente la situazione, grazie al monitoraggio effettuato dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e ha il compito di attuare nuove ed eventuali misure di contrasto qualora dovessero rendersi necessarie”.
“Prendo atto dell’iniziativa dei colleghi europarlamentari del Pd, sebbene l’avessi auspicata quando a novembre scorso, proprio sull’emergenza Xylella, interrogavo la Commissione Ue per spronarla ad un intervento efficace e risoluto. Diciamo però che, per come evolve l’emergenza stessa, un ravvedimento operoso può starci”. Questo il pensiero dell’onorevole Barbara Matera, europarlamentare del PPE-FI per la quale “se però i colleghi del Pd vogliono davvero rendersi utili sollecitino con forza il governo Renzi a decretare lo stato di calamità e a mettere in campo senza più perdite di tempo tutte le misure necessarie a contrastare un’emergenza che rischia di diventare prima di tutto sociale”.
“Ben venga l’iniziativa degli eurodeputati del gruppo S&d De Castro, Gentile e Paolucci che, sul divieto di import dei 102 prodotti pugliesi della Francia, hanno chiesto conto alla commissione Ue con una loro interrogazione”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Agricoltura della Camera, Luca Sani (Pd) che aggiunge: “La Ue sbaglia ad appoggiare la Francia: governo e parlamento italiano si attiveranno con determinazione e forza affinché questa misura venga rimossa con un ragionevole dietro front; questo è un problema che va affrontato senza emotività, bensì da una prospettiva scientifica, con le giuste indicazioni di esperti e non con azioni politiche. Allo stesso tempo occorre un’iniziativa urgente da parte del governo a sostegno del territorio e delle aziende agricole colpite dal batterio al fine di tutelare le produzioni e il paesaggio”.
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