Turismo, la richiesta: professionisti per la gestione dello Iat
“Voglio rivolgere un plauso a Puglia Promozione che, cogliendo il nostro consiglio dell’anno scorso, quest’anno ha permesso a tutti i visitatori diversamente abili di poter assistere ai riti della Settimana Santa da un posto di eccezione, creando un palco apposito. Ma resto comunque dell’idea che per Taranto non basti un solo momento di attenzione. Per uscire dal buio ed emergere nel grande oceano del turismo, è necessario essere ben attrezzati”. Irene Lamanna, presidente dell’associazione Taranto Turismo torna a parlare della necessità di un’offerta turistica ottimale, soprattutto alla luce dei tanti stranieri che in queste feste di Pasqua appena trascorse, hanno visitato la nostra città. I nostri riti sono molto conosciuti nel resto d’Italia e nel mondo. La devozione di Taranto a questo particolare momento dell’anno liturgico, la rende ancora più affascinante. Ma archiviata l’emozione e la spiritualità dell’evento, è necessario fare i conti con quella che è la realtà dei fatti.
“Ancora una volta, così come facemmo già l’anno scorso, la nostra associazione si trova a chiedere a Puglia promozione di attivare un servizio di guide ed interpreti del turismo non improvvisati ma professionisti, in grado di dare indicazioni, utili a rendere più vitale e coinvolgente la visita alle diverse attrazioni presenti a Taranto e provincia. Cosa che in questo momento è completamente assente. Chi si rivolge allo IAT si trova spaesato, in quanto non c’è nessuno che possa fornire indicazioni. Tanti volantini o al massimo alcuni artisti che espongono mostre e che si improvvisano gestori del punto, in maniera del tutto volontaria”, va avanti Lamanna. Mancanza che diventerà ancora più enorme nei prossimi mesi, quando prenderà il via la bella stagione e con essa l’arrivo di nuovi turisti, per la maggior parte stranieri. “La nostra proposta è che Puglia Promozione affidi alle guide turistiche la gestione dello IAT cosicché possano fornire ai visitatori il loro servizio remunerato, ma allo stesso tempo si occupino in maniera professionale del buon funzionamento del punto turistico. Oppure che lo stesso venga dato in sub appalto ad un’associazione che si occupi di tutto. Credo che sia necessario per la nostra città a vocazione turistica e pronta per un lancio forte nel panorama turistico mondiale, un coordinamento di professionisti del settore che conoscano tutte le lingue, in particolare il russo, molto richiesto in questo periodo”, conclude Irene Lamanna.