Spazio dunque al project financing, escluso dalla precedente programmazione, e piccoli-grandi interventi strategici come la bretella tra A14 e SS 16 sud, per saltare con un’arteria a pagamento dedicata soprattutto al traffico pesante la tangenziale di Bari e trasformando parte della attuale A14 Bari-Taranto in autostrada gratuita. Si tratta dell’unico grande intervento stradale: il resto riguarda ferrovie, con intermodalità, potenziamenti, tram-treni, raddoppi (es. Bari-Matera in vista della manifestazione Matera capitale europea cultura) e infrastrutturazione metropolitana, oltre ai progetti strategici per l’Adriatica e la Bari-Napoli. E poi un potenziale di 4000 km per piste ciclabili e la sperimentazione del bus shuttle rapid transit, che partirà tra la ferrovia di Brindisi fino all’aeroporto del Salento. Nei piani anche la portualità e il ridisegno strategico della mobilità aerea. Intervenuti ad illustrare le parti del piano, i dirigenti e dell’Arem regionali competenti.
“Il lavoro che è stato presentato questa mattina è un lavoro straordinario per complessità, per approfondimento, per visione. Non è un punto di partenza, è contemporaneamente un punto di approdo, e anche un punto di partenza. In questo Piano vengono messe a sistema tutte le scelte e le intuizioni su cui abbiamo lavorato per un decennio. E’ una bella eredità che lasciamo a chi verrà”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che questa mattina, insieme con l’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini, ha presentato in conferenza stampa il Piano attuativo del Piano Regionale dei Trasporti (per legge ha durata quinquennale, con estensione quindi 2015-2019) e del Piano Triennale dei Servizi (inteso come Piano attuativo del PRT, che attua gli obiettivi e le strategie di intervento relative ai servizi di trasporto pubblico regionale locale individuate dal PRT e ritenute prioritarie). Con questi due strumenti di pianificazione/programmazione tra loro integrati, la Regione Puglia attua le politiche/azioni in tema di mobilità e trasporti.
“L’ingrediente fondamentale di questo lavoro – ha spiegato Vendola – è stato fondamentalmente mettere al centro del Piano dei trasporti il diritto alla mobilità, ad una mobilità sostenibile. Abbiamo costruito una visione, abbiamo cercato di zummare sul territorio, sulle città per osservare le congestioni, le aree di congestione che sono uno spreco di qualità della vita e abbiamo provato ad immaginare un’opera sistematica di decongestionamento, che è il frutto di una politica che storicamente ha valorizzato più il trasporto privato che non quello pubblico. Abbiamo cercato di intervenire su tutti i punti di frattura che separano le aree periferiche dagli snodi del sistema territoriale economico ma abbiamo cercato di intervenire anche sulle fratture puntuali come i passaggi a livello che spaccano il cuore della città, separano territori e rappresentano una criticità importante”.
“Noi non abbiamo mai ragionato in forma parcellizzata del nostro sistema di strutture e infrastrutture trasportistiche – ha continuato Vendola – abbiamo provato ad immaginare, sin dall’inizio, una visione unitaria del sistema aeroportuale pugliese, così come del sistema portuale e di quello ferroviario. Ognuna di queste modalità è stata ripensata in un’ottica sistemica. Non guardare cioè al singolo porto, ma guardare alla rete dei porti, cambia radicalmente la strategia, il respiro con cui si interviene. Questo approccio propone il tema della specializzazione dei singoli porti, dei singoli aeroporti, della loro integrazione, dentro una logica di completamento delle opere e di efficientamento delle opere. Ma anche qui la bussola è sempre stata l’innovazione”.
E a questo proposito, il Presidente ha richiamato la suggestione legata alle applicazioni di infomobilità (in particolare il progetto Gift), ossia le applicazione per smartphone a servizio dei cittadini e dei viaggiatori. “Da settembre un semplice clic sul telefonino – ha spiegato Vendola – ci consentirà di sapere come raggiungere qualunque posto del mondo dalla nostra città e con quali differenti mezzi di trasporto, interconnessi tra di loro”.
Vendola ha sottolineato poi come nel Piano ci sia per la prima volta una sezione dedicata alla mobilità ciclistica con la più grande operazione mai immaginata di allestimento di velostazioni sul territorio regionale, in prossimità dei nodi di scambio multimodale e con gli interventi di agevolazione e protezione della circolazione ciclistica. “E’ un’idea fantastica – ha concluso Vendola – quella di poter lavorare su un potenziale di 4mila chilometri di rete ciclabile, perchè questo diventa un asse strategico dell’attrattiva territoriale e trasforma la Puglia in una pista ciclabile a disposizione del mondo”.
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