Quale iniziativa a supporto delle realtà imprenditoriali che operano nel settore del vino, il convegno mira all’approfondimento del testo unico sulla semplificazione che riguarda il comparto vitivinicolo presentato a Verona in occasione di Vinitaly 2015, documento che ha l’obiettivo di stimolare la competitività delle imprese con il supporto di servizi pensati da Coldiretti e Unionvini, soprattutto in vista della partecipazione del Primitivo di Manduria e dei vini pugliesi a Expo 2015.
Dopo i saluti di Ernesto Soloperto, presidente del GAL Terre del Primitivo, introdurrà il tema Alfonso Cavallo, presidente Coldiretti Taranto per lasciare poi la parola a Domenico Bosco, responsabile Ufficio Vitivinicolo Coldiretti Nazionale, su “Il vino nella riforma della PAC: competitività e semplificazione” e a Pietro Spagnoletti, responsabile area tecnico-economica Coldiretti Puglia, su “Assistenza specialistica settore vitivinicolo: i nuovi servizi”. A seguire si alterneranno gli interventi programmati dei dirigenti delle cantine delle province di Brindisi, Taranto e Lecce.
Coordina i lavori Angelo Corsetti, direttore Coldiretti Puglia, che puntualizza: “Il vino oggi testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali. Si tratta di un patrimonio di innovazione e competitività acquisite che va tutelato dagli attacchi dell’agropirateria che colpisce anche la Puglia ed i nostri vini sono a forte rischio imitazione. La rintracciabilità ed i marchi non sono meri principi teorici e filosofici, piuttosto valori economici che le imprese agricole e l’intero territorio di produzione devono recuperare”.
I lavori saranno conclusi dagli interventi di Fabrizio Nardoni, assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia e di Gianni Cantele, presidente Coldiretti Puglia; è proprio Cantele ad aver fortemente voluto il convegno, pensato come occasione di incontro e confronto programmatico per tutto il settore, anticipando così lavori: “E’ il tempo di fare un bilancio degli ultimi vent’anni che hanno visto il settore vitivinicolo impegnato in una seria rivoluzione colturale e culturale che lo ha reso il testimonial dell’agroalimentare pugliese competitivo ed evoluto. Oggi serve un ulteriore cambio di passo. Restano aperte sia come Paese Italia che come Regione Puglia le questioni legate alla definizione e al rispetto delle regole alla tutela delle indicazioni geografiche e dei marchi, alla determinazione di un giusto rapporto qualità-prezzo per tutte le fasce di prodotto, alla definizione e conoscenza dei dati produttivi e di mercato, alla migliore utilizzazione dei risultati della ricerca anche per contrastare gli effetti del clima impazzito e alla necessità di promuovere su scala internazionale le nostre produzioni in modo meno frammentario ed episodico”.
Il testo unico è frutto dell’intesa tra le organizzazioni rappresentative della filiera e riordina, semplifica e innova le norme che disciplinano l’attività nel settore del vino in Italia, riducendo la burocrazia e i costi per i produttori, differenzia i piani di controllo in relazione alle classificazioni di qualità, razionalizza i controlli ispettivi; prevede, inoltre, norme per la lotta alla contraffazione. Il convegno costituisce un momento importante per fare chiarezza sulle nuove norme e stabilire le migliori pratiche per operare nel settore. L’iniziativa è gratuita e aperta a tutti.
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