Ilva, udienza: oggi le arringhe dei legali di Vendola e Ferrante
TARANTO – È cominciata a Taranto, davanti al gup del Tribunale Vilma Gilli, l’udienza preliminare del procedimento per il presunto disastro ambientale provocato dall’Ilva, che vede alla sbarra 52 imputati (49 persone fisiche e tre società). Anche oggi l’udienza è riservata alle arringhe delle difese. Il primo a prendere la parola è stato l’avvocato Marco De Luca per conto dell’ex presidente dell’Ilva Bruno Ferrante, ex prefetto di Milano, che ha sottolineato la mancanza di atti concreti firmati dal suo assistito, che ha ricoperto l’incarico solo per venti giorni, accusato di concorso in disastro ambientale. È stata rinviata al 15 aprile l’arringa dei difensori di Nicola e Fabio Riva, mentre verranno discusse le posizioni del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (con l’ascolto in aula di intercettazioni telefoniche), accusato di concussione, e dell’ex direttore dello stabilimento Luigi Capogrosso. Oggi si discute anche il giudizio abbreviato chiesto dall’assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro (presente in aula), che risponde di favoreggiamento, con la requisitoria del pm e l’arringa dell’avvocato Michele Laforgia. La sentenza del gup sarà contestuale alla decisione sulle richieste di rinvii a giudizio. Ha inoltre chiesto il rito abbreviato l’imputato Roberto Primerano. (ANSA)