Nella lettera, il direttore chiarisce « che l’EFSA non ha ricevuto il compito di fornire un parere scientifico sull’eziologia della malattia stessa. Ciononostante – prosegue Url- nella sua opinione scientifica », l’EFSA ha notato che « le ricerche hanno dimostrato che gli ulivi con i sintomi (del disseccamento rapido, ndr) erano in genere colpiti da un complesso di infestanti, comprendenti la Xylella fastidiosa, da diverse specie di funghi appartenenti al genere Phaeoacremonium and Phaemoniella, e dalla Zeuzera pyrina», un lepidottero.
La lettera con la quale la Commissione Europea chiede all’EFSA un nuovo urgente parere scientifico sulla vicenda in Puglia, sottolinea che l’azione di Peacelink e il materiale fornito hanno rimesso in questione l’intera politica europea di controllo della malattia, che consiste nella distruzione delle piante infette, sulla base del presupposto che non esistano altri trattamenti efficaci.
«Abbiamo ricevuto dalla NGO italiana Peacelink informazioni scientifiche e tecniche secondo le quali Xylella fastidiosa non è la causa del fenomeno del declino degli ulivi in Italia meridionale ma solo un elemento endogeno presente negli ulivi, che non è attivo o aggressivo a meno che una serie di funghi (…) non infettino le piante e creino le condizioni favorevoli per lo sviluppo della Xylella fastidiosa. Allo stesso tempo la NGO italiana sostiene che esistono possibilità di trattamento per questi funghi », scrive ancora la Commissione nella sua lettera all’EFSA.
L’EFSA si è impegnata a fornire il nuovo parere scientifico, sulla base delle informazioni fornite da Peacelink, entro il 17 aprile, come richiesto dalla Commissione stessa. Peacelink chiede con urgenza che il Governo Italiano e/o la Commissione Europea diano mandato all’EFSA per produrre un parere scientifico esaustivo riguardante l’eziologia del complesso del disseccamento rapido (CODIRO), tenendo conto di tutti i diversi fattori che intervengono nella malattia. In base a questo studio eziologico, EFSA dovrebbe anche indicare quali sono i trattamenti efficaci per il disseccamento rapido (e non per la sola Xylella), prendendo in considerazione anche metodi già sperimentati con successo dall’Associazione Spazi Popolari su più di 500 ulivi nella zona La Castellana, Li Sauli, Alezio, epicentro del focolaio.
Per Peacelink, Antonia Battaglia
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