Legambiente critica la rimodulazione dell’ecotassa in Puglia

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regione-puglia-410x311«Assistiamo all’ennesima decisione che beffa i Comuni ricicloni e premia invece quanti non sono riusciti a raggiungere percentuali significative di raccolta differenziata continuando a smaltire i rifiuti nelle discariche oggi al collasso, come dimostra la chiusura dell’ennesimo impianto pugliese di Autigno. Quante discariche ancora dovranno essere chiuse e quante se ne dovranno aprire prima che si inverta la rotta? Nonostante le denunce, i proclami e le dichiarazioni ad effetto la Puglia continua ad andare in controtendenza rispetto alla normativa europea che da oltre di vent’anni prevede che l’uso della discarica diventi opzione residuale dopo prevenzione, riciclaggio e recupero».

È questo il commento di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia a margine della seduta del Consiglio regionale della Puglia che ha approvato la rimodulazione dell’ecotassa. «Si continua a non cogliere l’importanza dell’ecotassa, ossia il sistema di premialità/penalità, che in altre regioni, come Marche e Sardegna, ha fatto aumentare notevolmente le percentuali di raccolta differenziata riducendo lo smaltimento dei rifiuti in discarica. Nell’Italia meridionale, secondo i dati Ispra, le regioni peggio classificate proprio sul fronte dello smaltimento in discarica sono la Sicilia, con il 93%, la Calabria, con il 71%, e la Puglia con il 67% di rifiuti urbani» conclude Tarantini.

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