Grande anche la soddisfazione per tutte quelle realtà che, nella consueta volontà sinergica che contraddistingue la regione, hanno collaborato per rendere viva e stimolante l’attività del padiglione in questi quattro giorni fieristici. Basti pensare ai numeri: lo spazio Enoteca gestito dai sommelier AIS Puglia ha servito oltre tremila visitatori proponendo circa mille etichette. Dall’ONAV, che ha organizzato degustazioni alla cieca, arrivano numeri interessanti: in quattro giorni ben 500 persone hanno dedicato il loro tempo per scoprire il profumi dei vini pugliesi.
Numero bissato da Puglia Expò, che ha gestito l’abbinamento dei vini dei centodiciotto produttori del padiglione con le talentuose preparazioni degli chef, riconfermando, qualora ce ne fosse bisogno, l’eccellenza della cucina regionale. Notizie col segno più anche da Slow Food che ha coinvolto oltre quattrocento persone negli abbinamenti tra vitigni autoctoni e presidi. Con “A prova di naso”, un divertente format ideato e condotto dal Movimento Turismo del Vino Puglia, oltre duecento persone si sono “testate” circa la propria capacità olfattiva.
Sempre a cura del MTV Puglia rinnovata l’operazione Taste & Buy, che ha visto 15 buyer incontrare 23 aziende per un totale di oltre centocinquanta incontri. Paesi novità di quest’anno Urugay e Sud Africa, ad aggiungersi ai mercati già consolidati. Anche Taste Press & Blog, che quest’anno ha cambiato modalità passando dal ricevimento alla visita diretta del giornalista/blogger presso l’azienda, ha registrato un deciso riscontro positivo grazie alla partecipazione di oltre venti rappresentanti media che hanno visitato l’intero padiglione, con grande soddisfazione degli espositori. Presentati anche i dieci itinerari enoturistici nella regione che propongono la conoscenza dei vini direttamente nelle cantine aderenti insieme alle più belle mete culturali, storiche e naturalistiche della regione.
Anche l’iniziativa “Adotta una vite” con omaggio di una barbatella di vitigno autoctono (ideato da Le Donne del Vino di Puglia) ha ottenuto un successo davvero notevole. Oltre un migliaio di confezioni di vitigni “neonati” di Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro sono stati visti girare per la fiera nella loro deliziosa confezione rosa. Presente anche al suo esordio nel padiglione la FIS Fondazione Italiana Sommelier che ha proposto il vino di Puglia a oltre quattrocento visitatori.
E per concludere questo ricco parterre di attori che hanno reso imperdibile un passaggio nel padiglione non si può non menzionare partner del calibro di: Cucina & Vini, Puglia in Rosè, Radici del Sud, Vinoway, Istituto Alberghiero ”A. Perotti” di Molfetta, Made in Carcere, Camera di Commercio Italo-Orientale, oltre alle iniziative di presentazione di Assoenologi, Concorso Enologico Nazionale Vini Rosati d’Italia, progetto Il nero di Troia di Castel del Monte e premiazione Premio giornalistico Puglia Press Tour Negroamaro.
Un successo, questo Vinitaly, per la Puglia, che ha praticamente raddoppiato i numeri e che vuol leggere in questo incremento non solo una ripresa del made in Italy del vino ma anche una conferma della straordinaria capacità della regione Puglia di fare davvero sistema e unire le forze in campo per un’azione sinergica che va oltre gli interessi singoli a vantaggio del bene comune di un territorio unico per voglia di fare, dare, e farsi conoscere.
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