Proposta di legge sulle emissioni odorigine: approvate modifiche
La V commissione consiliare presieduta da Filippo Caracciolo ha approvato durante la seduta di ieri all’unanimità, le modifiche alla proposta di legge sulle emissioni odorigene a firma dei consiglieri Epifani e Caracciolo. Gli emendamenti, elaborati dal tavolo tecnico costituito da ARPA Puglia e dal servizio regionale per il rischio industriale, intervengono sulla legge 7/99 – successivamente modificata dalla 7/2007 – introducendo le concentrazioni limite per le emissioni odorigene puntuali e diffuse, individuate sulla base della normativa nazionale e regionale di settore.
E’ stata predisposta inoltre una tabella in cui sono inserite le sostanze per le quali è possibile una misurazione con le tecnologie analitiche disponibili, con l’indicazione, per ognuna, dei valori di soglia olfattiva, delle concentrazioni limite e il metodo di analisi di riferimento. L’allegato potrà essere modificato e integrato anche successivamente dalla Giunta regionale in base agli aggiornamenti scientifici e normativi, sentita l’ARPA Puglia.
Le nuove disposizioni prevedono che tutti i processi di lavorazione che comportino emissioni (derivanti da vasche, serbatoi aperti, stoccaggi in cumuli, o altri processi che generino emissioni diffuse) debbano essere svolti in ambiente confinato e dotato di adeguato sistema di captazione e convogliamento con abbattimento delle emissioni. Sia per le emissioni puntuali che per quelle diffuse, i gestori sono tenuti a dimensionare gli impianti, compresa l’altezza e la sezione di sbocco del camino, in modo da evitare disturbi. I gestori hanno inoltre l’obbligo di comunicare all’autorità di controllo e ai Comuni i dati relativi ai controlli delle emissioni da effettuare almeno ogni 6 mesi. In caso di segnalazioni, confermate dall’ARPA, il gestore deve presentare all’autorità competente, entro 30 giorni dalla richiesta, un piano di mitigazione/eliminazione delle emissioni odorigene, da attuare entro 12 mesi o comunque nei termini stabiliti dall’Autorità.
Nel caso di superamento delle concentrazioni limite, l’autorità di controllo dovrà farne segnalazione all’autorità competente che richiederà al gestore di rimuovere le criticità, assegnando un termine congruo per l’adempimento. Per quanto riguarda le autorizzazioni ambientali, i gestori devono presentare istanza di aggiornamento alle nuove disposizioni entro e non oltre 1 anno dall’entrata in vigore della legge. Gli interventi di adeguamento dovranno essere realizzati entro 1 anno dalla data di aggiornamento dell’autorizzazione.
“La Commissione Ambiente della Regione Puglia ha oggi posto rimedio al clamoroso errore compiuto con l’approvazione della pdl sulla “Disciplina delle emissioni odorifere delle aziende”. Nel prossimo Consiglio Regionale arriverà una Proposta di Legge diversa, in quanto all’unanimità sono stati approvati gli emendamenti proposti congiuntamente dal Servizio Rischio Industriale e da Arpa Puglia”: così in una nota congiunta i consiglieri regionali tarantini Arnaldo Sala (Forza Italia), Anna Rita Lemma (Pd) e Alfredo Cervellera. “Gli emendamenti regolamentano le emissioni puntuali e quelle diffuse delle sostanze odorigene. Nell’Allegato Tecnico una tabella indica le concentrazioni limite (CL) per ogni emissione odorigena – prosegue la nota -. Ciò comporta un passo gigantesco in avanti rispetto al passato, poiché consente un controllo ed un campionamento più puntuale delle emissioni sui territori più a rischio ambientale: come quelli di Taranto sottoposti agli sgradevoli odori che, come registrato in due occasioni da Arpa, proverrebbero dalla Raffineria ENI, o come nel territorio di Lizzano per la puzza maleodorante proveniente dalla discarica. Siamo anche confortati dalla buona riuscita di strumentazioni tecniche innovative, come quella di “Odortel” prodotta e sperimentata dall’Università di Bari”. “Come Consiglieri tarantini ci siamo battuti in Commissione sia per ottenere il ritiro delle norme già approvate, sia per far arrivare nel Consiglio Regionale di giovedì prossimo una Proposta di Legge riveduta e corretta che tuteli tutti i pugliesi, ma sopratutto i tarantini” si conclude la nota.
“Le modifiche sono state elaborate dai tecnici dell’Arpa e dal Servizio rischi industriali della Regione per superare quelle criticità che l’incompletezza della norma creava, così come lamentato da Confindustria e dai rappresentanti dei sansifici durante l’ultima seduta in V commissione consiliare lo scorso 22 ottobre 2014 alla presenza dei dirigenti Arpa e della Regione. Sono soddisfatto che la mia iniziativa abbia dato una scossa e abbia permesso di colmare questo vuoto normativo, dovuto alla mancanza da ben 16 anni del regolamento sul limite consentito di emissioni odorifere. Per questo motivo io e il collega Caracciolo abbiamo ritirato la nostra proposta (di sospensione della norma per i soli sansifici nell’attesa che il regolamento assente da 16 anni venisse realizzato) affinché si potesse finalmente procedere con gli emendamenti contenenti i valori sulle concentrazioni limite. Dopo 16 anni e solo grazie ad una strumentalizzazione equivoca della proposta, i sansifici potranno avere delle norme certe in base a cui agire. Se avessi potuto prevedere l’esito di questa vicenda, avrei avviato molto prima questa iniziativa che ha funzionato da sprone rispetto ad un silenzio normativo che in maniera ingiustificata non veniva colmato dal ‘99”. Questo invece quanto dichiarato dal consigliere regionale Pd, Giovanni Epifani, a seguito dei lavori in V commissione.