Ilva, Fiom Cgil: forniti i risultati dello screening sugli operai per patologia tiroidea
TARANTO – Si è tenuto oggi un incontro tra azienda e organizzazioni sindacali in merito all’esito dello screening tiroideo condotto su 269 lavoratori Ilva del reparto carpenteria. All’incontro ha partecipato il dottor Tota dell’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” che ha illustrato i risultati. L’età media dei lavoratori interessati é di 43,25 anni.
L’esito all’ecografia tiroidea con presenza di uno o più noduli:
Negativo 59,1% (n.159)
Positivo 43,0% (n.110)
Esame citologico su AGOASPIRATO:
Negativo 26
Positivo 3
Non determinato 1
Nelle conclusioni sull’esito dello screening tiroideo emerge quanto segue: “Pur non essendo il campione di lavoratori esaminati statisticamente rappresentativo, anche considerando che trattasi di popolazione selezionata e non avendo a disposizione un campione di controllo confrontabile, la prevalenza di patologia nodulare tiroidea sembra in linea con i dati della letteratura nazionale ed internazionale”.
La FIOM CGIL prende atto del lavoro svolto dall’ospedale Miulli per Ilva, utile a determinare l’eventuale presenza di patologie nei lavoratori, ma non a definirne il nesso di causalità rispetto all’attività lavorativa e il luogo dove operano gli stessi operai del reparto CAP. La FIOM CGIL in data 10.06.2014 ha inviato al Presidente della Regione Puglia, all’assessore regionale alla sanità, A.Re.S e Arpa una richiesta di indagine epidemiologica.
In riferimento alla richiesta inoltrata dalla FIOM CGIL, Arpa e Ares Puglia hanno manifestato la loro disponibilità alla predisposizione di una specifica indagine epidemiologica e ambientale e in suddetta nota si riteneva indispensabile che venisse assicurata alle Agenzie l’accesso da parte dell’Azienda alle informazioni indicate, in assenza delle quali non sarebbe stato possibile effettuare lo studio.
In una nota inviata il 17.11.2014 dalla scrivente organizzazione sindacale, riguardante il medesimo argomento, rispetto alla piena disponibilità manifestata dalle suddette agenzie regionale, abbiamo invitato la Direzione aziendale e le rispettive strutture dedicate, a mettere a disposizione tutti i dati e le informazioni utili e necessarie all’indagine stessa.
Tale richiesta è stata nuovamente avanzata dalla FIOM CGIL durante l’incontro di oggi con la Direzione per consentire ad Arpa e AReS di avviare l’indagine epidemiologica nel reparto CAP, in assenza delle quelli non sarà possibile effettuare lo studio. I lavoratori e i cittadini attendono ora, con Ilva in gestione pubblica, che i Commissari e il nuovo managment dedichino attenzione e impegno alla tutela della salute, con la messa in campo di azioni in netta discontinuità con la gestione del passato, a partire dalle attribuzioni e responsabilità del medico competente.
NOTA STAMPA FIOM CGIL