Ilva, Bentivogli (Fim Cisl): “In ritardo ambientalizzazione e rilancio industriale”
Si è appena concluso a Roma, al ministero dello Sviluppo Economico, il vertice sull’Ilva con il ministro Guidi, il sottosegretario Bellanova, i tre commissari e il direttore generale dello stabilimento Rosini. Riportiamo le dichiarazioni del segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli,
Il direttore generale Rosini, ha diviso le due fasi della gestione industriale: una prima fase di stabilizzazione e normalizzazione e una seconda, di rilancio e sviluppo. Si prevede l’avvio dei più importanti cantieri previsti dalle prescrizioni dell’AIA sia per il secondo trimestre, tra cui il rifacimento di Afo1 con la sua ripartenza, che per il terzo trimestre, e nel quarto i cantieri relativi all’acciaieria. Mentre per il 2016 si prevede la ripartenza di Afo 5.
Nella seconda fase di rilancio sarà necessario recuperare capacità produttiva e quote di mercato perdute in questi anni. Sulle risorse economiche, il commissario Laghi ha comunicato che nei prossimi giorni saranno disponibili le risorse del contenzioso Fintecna (156mln). Poi, serve ancora il provvedimento di Gip e Camera di Consiglio per 1.2 mld di risorse sequestrate ai Riva. Sempre su questo versante, analoga interlocuzione è attivata per il recupero dei 175 milioni presso il FUG.
Sono inoltre riaperte le interlocuzioni con gli istituti di credito che nei prossimi giorni dovranno manifestare le loro disponibilità nel riaprire linee di credito. Con Cassa Depositi e Prestiti per il prestito a garanzia di 400 milioni. Sulla newco, inizialmente prevista per marzo, il ministro ha annunciato come imminente l’avvio di un DPCM che prevederà l’istituzione di un Fondo di Turnaround che sarà operativo attraverso la Newco per la prossima estate e si occuperà come primo intervento proprio ddell’Ilva.
Per il segretario generale della Fim Cisl il programma previsto dal Governo è in preoccupante ritardo: sul piano ambientale, industriale e sulla newco. Questi elementi allontanano gli obiettivi di ambientalizzazione e rilancio industriale, vanno coinvolti soggetti industriali siderurgici nel più breve tempo possibile, recuperare tutti i ritardi e assicurare tutte le risorse per il rilancio dell’Ilva e del suo indotto. La situazione è al collasso e il perdurare della carenza di risorse e di interventi rischia di rendere molte problematiche sempre più di costose e produce irreversibili criticità.