“Presentammo infatti un ordine del giorno col quale chiedevamo alla Direzione Urbanistica di non procedere al Piano particolareggiato Cimino – si legge in una nota stampa – una linea politica distinta da chi sosteneva invece, l’idea, come parte della minoranza e parte della maggioranza, che bisognava discutere la delibera presentata dalla direzione. Se avessimo approvato o rigettato quella delibera, secondo quanto spiegato dai legali, avremmo offerto uno strumento alla controparte che avrebbe potuto impugnare l’atto dinanzi al TAR e discuterlo nel merito. Così invece non è stato, proprio grazie alla nostra indicazione di non procedere. E’ una risposta, questa, soprattutto alle associazioni di categoria (Confersercenti e Confartigianato) che all’epoca dei fatti ci accusarono di scarsa chiarezza, rilevando che non stavamo assumendo la responsabilità di dire sì o no al Piano. Ringraziamo gli avvocati Giuseppe Misserini e Fabrizio Cecinato per i loro pareri legali e l’avvocatura dell’amministrazione comunale per l’egregio lavoro svolto”.
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