Nella delibera dell’esecutivo dello scorso 4 marzo la Federazione nazionale aveva deliberato che “Di fronte al dramma tarantino, il centrosinistra nazionale e regionale ha deciso di non voler cambiare direzione non lasciando a casa i responsabili politici del disastro sanitario-ambientale e non candidando al consiglio regionale gli imputati al processo ‘Ambiente Svenduto’ o al processo Tarantini-escort Berlusconi. I vari decreti del governo nell’area tarantina rappresentano una condanna per la popolazione a continuare a vivere nei veleni. Tutto questo è avvenuto con il sostegno del Pd regionale. Questa politica ambientale del centrosinistra non solo salverà né il lavoro degli operai né salute ma si è rifiutata di aprire un confronto sulle proposte dei Verdi di conversione industriale dell’area per rilanciare occupazione, fermare l’inquinamento e garantire il diritto alla vita”.
“Per un Verde deve valere un principio di coerenza politica – continuava la delibera dell’esecutivo del 4 marzo -. Sarebbe impossibile e inaccettabile fare campagna elettorale con chi è responsabile politico del disastro sanitario di Taranto e con chi ha votato i vari decreti salva Ilva che hanno contribuito a negare un futuro diverso alla città tarantina. Sarebbe ancor di più che inaccettabile fare campagna elettorale fianco a fianco con gli imputati nel processo ‘Ambiente Svenduto’ dove i Verdi tra l’altro sono costituiti parte civile. C’è un altro elemento che ha definitivamente confermato l’impossibilità di un sostegno Verde al centro sinistra e che è l’introduzione dello sbarramento all’8% per chi non è alleato del centrosinistra o del centrodestra. E’ stata cambiata la legge elettorale in perfetto stile autoritario e antidemocratico con un accordo Pd-FI in perfetto stile Nazzareno”.
“Considerato che l’assenza di volontà a procedere nella direzione decisa dalla Federazione nazionale sta causando un danno all’azione politica e all’immagine dei Verdi, impegnati nella costruzione di una presenza autonoma alle prossime elezioni regionali partendo da battaglie come quella di Taranto e di Brindisi dove i Verdi stanno raccogliendo importanti consensi – conclude la comunicazione dell’Esecutivo -. L’Esecutivo nazionale dei Verdi in virtù del deliberato del 4 marzo e di quello dell’ultimo Consiglio federale nazionale, procede al commissariamento della Federazione dei Verdi della Puglia e ha chiesto ai due coportavoce nazionali di provvedere, nelle prossime ore, alla nomina di due commissari (con parità di genere) e di un gruppo di lavoro rappresentativo delle province pugliesi. Si comunica che a partire da questo momento le eventuali deliberazioni assunte dalla federazione regionale della Puglia in virtù del commissariamento sono prive di efficacia e quindi da considerarsi nulle”.
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