Si è partiti da una sollecitazione ben precisa: i sacrifici devono essere richiesti a 360 gradi su tutti i livelli e non solo sul 4°. Durante la riunione, è stata prospettata la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali. Davanti a questa eventualità, l’azienda non avrebbe chiuso la porta. I sindacati hanno, comunque, deciso di mantenere lo stato di agitazione. I prossimi incontri sono programmati per il 30 marzo e per il 7 e 17 aprile.
Com’è noto, sono 230 i lavoratori a rischio esubero tra Puglia e Lucania. L’annuncio degli esuberi aveva suscitato grande malcontento anche per il mezzo usato: la Cooperativa ne aveva parlato nel corso di una conferenza stampa. Il 6 marzo scorso, a Bari, si è tenuto un primo incontro con i rappresentanti sindacali, che ha riportato la vertenza dei tavoli di competenza. La vicenda è vissuta con preoccupazione anche dai dipendenti dell’Ipercoop di Taranto che vedono addensarsi nuvole minacciose sul loro futuro.
(A. Cong)
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