Xylella, Bonelli (Verdi): “Si fermi la strage degli ulivi nel Salento”
“L’Unione Europea e il Governo italiano con l’immobilismo delle istituzioni locali hanno deciso lo sterminio delle piante di ulivo del Salento che dovranno essere abbattute per una estensione che riguarda 50 km e per 15 km di profondità, quindi saranno 75 mila gli ettari interessati da questa follia”, lo dichiara il coportavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. “Ancora oggi – aggiunge – non sono chiare le cause della contaminazione da Xylella fastidiosa che sarebbe la concausa e non la causa dell’essicamento delle piante ed Eurispes nel suo rapporto Agromafie di alcuni giorni fa ha parlato di rischio speculazione dietro questa oscura vicenda. Si rischia di mettere in ginocchio la produzione olivicola e con la massiccia irrorazione di pesticidi nel Salento si colpiranno altre produzioni aumentando il livello di tossicità de terreni con conseguenze sulla salute e sulla catena alimentare”, denuncia il leader dei Verdi.
“Chiedo di sapere perché la Regione Puglia, che era a conoscenza dal 2011 del problema dell’essicamento, abbia atteso due anni prima di intervenire. In ogni caso chiedo che il governo non dia attuazione all’eradicazione totale degli ulivi e consideri gli interventi alternative che stanno già mostrando effetti chiari di contenimento dell’essicazione – continua Bonelli – i dati della direzione generale consumatori e salute, confermano l’urgenza di chiarire questa vicenda oscura. Infatti sono stati effettuati dalla UE dei test sulla Xylella, tra novembre 2013 fino ad aprile 2014, su 7639 campioni prelevati, sono risultati positivi a Xylella fastidiosa solo 234 olivi, 2 oleandri e 6 piante di polygala. Dopo aprile 2014 e fino a novembre, sono state certificate zero piante positive a Xylella su un totale di 1141 campioni.Su un totale di circa 16.000 test, le piante su cui è stata riscontrata Xylella fastidiosa sono solo, complessivamente, 242. Non sono quindi un milione gli ulivi infetti e nonostante questi dati si procede alla strage di ulivi senza conoscere la vera causa dell’essicazione. Ultima richiesta:la Puglia con delibera ponga il vincolo di inedificabilità sulle aree colpite” .