Christian De Sica in “Cinecittà”: il 12 marzo al Palamazzola di Taranto

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de sicaTARANTO – “Cinecittà”, giovedì 12 marz, al Palamazzola uno spettacolo molto atteso organizzato dalla “Palcoscenico” srl. La macchina organizzativa è già al lavoro da tempo al fine di accogliere al meglio il numeroso pubblico che riempirà il parterre e gli spalti. Gente che viene anche da fuori regione per gustarsi il poliedrico artista italiano figlio del grande ed indimenticato Vittorio. Uno spettacolo divertente, spensierato che mette a fuoco tutte le migliori e grandi potenzialità di Christian De Sica e di tutto il gruppo. “Cinecittà”, un musical, scritto a più mani da: Christian De Sica, Riccardo Cassini, Marco Mattolini e Giampiero Solari con Daniela Terreri, Daniele Antonini e Alessio Schiavo.

Il corpo di ballo è formato da Leonardo Bizzarri, Roberto Carrozzino, Roberto D’Urso, Deborah Esposito, Dalila Frassanito, Nadira Lisi, Giulia Pauselli, Tommaso Petrolo. Disegno luci di Marcello Iazzetti. Regia video Cristina Redini, scenografie di Patrizia Bocconi, costumi di Ester Marcovecchio, musiche dal vivo dell’orchestra diretta dal maestro Marco Tiso, al pianoforte Riccardo Biseo, coreografie di Franco Miseria. Ancora qualche biglietto disponibile (tribuna numerata € 28,00 e tribuna non numerata € 22,00) presso il Box Office in via Nitti 106 (angolo via Oberdan) telefono 099.4540763 e, la sera dello spettacolo, al botteghino del Palamazzola, in via Venezia, a partire dalle ore 19,30.

”Canto anche se son stonato…” inizia con questo brano il musical, omaggio a Cinecittà che anni addietro cantò dei biglietti: suo padre Vittorio. Ma come si chiamano gli studi cinematografici in Francia? E in Inghilterra? E in Germania? Se escludiamo gli addetti ai lavori e i diretti interessati, nessuno lo sa. Oltre ad “Hollywood”, l’unico altro termine conosciuto universalmente è “Cinecittà”. Cinecittà: una parola che riporta ad un mondo fantastico, ad un secolo di storia del cinema scritta da artisti geniali, ma costruita anche sul lavoro di migliaia di comparse, di eccellenti maestranze. Una favola accompagnata da musiche indimenticabili, da parole e canzoni che fanno parte del nostro quotidiano. Una storia che appartiene alla cultura italiana ma che ha ispirato tutto il cinema internazionale. Il rapporto fra Cinecittà e Christian De Sica è profondo già da prima della sua nascita grazie al padre Vittorio e alla madre Maria Mercader.

Christian cresce a Cinecittà prima da adolescente accompagnando il padre, poi con i primi piccoli ruoli per approdare agli Studi da attore affermato. Ha così vissuto la profonda trasformazione di Cinecittà che da tempio assoluto del cinema ha dovuto adeguarsi e accogliere le telecamere della televisione. Christian De Sica ha attraversato in maniera trasversale la Città del Cinema, da bambino ha visto girare per casa i mostri sacri del nostro cinema prima e quelli dell’epopea dei kolossal di Hollywood sul Tevere poi. E’ cresciuto con Rossellini e i suoi figli e ha sposato la sorella di Carlo Verdone. Nella sua vita professionale ha partecipato a decine di film da protagonista, raccogliendo, nella quasi totalità, grandissimo successo. Christian De Sica è non solo attore, ma autore, sceneggiatore, regista.

Chi meglio di lui, allora, per raccontare la storia di Cinecittà, in uno spettacolo elegante e sorprendente che va da Mussolini al neorealismo, dal cinepanettone a Santoro e alla De Filippi? Irresistibili racconti di vita vissuta, monologhi poetici sulle figure nascoste che rimangono sempre dietro le quinte, divertenti gag su provini, sugli attori smemorati, sul doppiaggio improvvisato, ma anche canzoni evergreen enfatizzate dalle abili doti del Christian crooner ed entertainer. Con Christian sul palco una compagnia completa, un corpo di ballo e un’orchestra di molti elementi. Christian De Sica vi apre i cancelli di Cinecittà e vi fa entrare contemporaneamente in due mondi magici: il cinema e il teatro. Una magia assoluta.

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