Gas, odori e sansifici: è bagarre alla Regione Puglia
La V commissione regionale ha scatenato un vero e proprio putiferio. Nella seduta di mercoledì scorso ha infatti approvato una “modifica e integrazione alla Legge Regionale n. 7 del 22 gennaio 1999, integrata e modificata dalla Legge Regionale n. 17 del 14 giugno 2007”. La denuncia è arrivata da ARPA Puglia tramite il direttore generale Giorgio Assennato che ha scritto una lettera al governatore Vendola, chiedendogli di intervenire immediatamente. La legge regionale n.7/99, ha lo scopo di regolamentare le emissioni puntuali e diffuse di tutte le aziende responsabili di impatto osmogeno (impianti di depurazione, compostaggio, trattamento rifiuti, raffinerie, rendering animale, combustione di biomasse, ecc.), oltre che dei sansifici.
In considerazione delle carenze mostrate dalla normativa in questione, l’assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia ha istituito un apposito Tavolo tecnico, costituito da rappresentanti della Regione e di ARPA Puglia, che ha provveduto a rivedere l’articolo 1 della L.R. 7/99, aggiornando i suoi contenuti rispetto alle nuove conoscenze disponibili. La V Commissione Consiliare della Regione Puglia però, nell’ultima seduta, ha pensato bene di approvare un progetto di legge che prevede la sospensione degli artt. 1 e 1 bis della L.R. n.7/99, annullando, di fatto, la validità della normativa in questione, senza tener alcun conto della proposta approvata congiuntamente dall’assessorato regionale all’Ecologia e ARPA Puglia, che avevano chiesto alla V commissione di aspettare la nuova delibera di giunta, evitando di approvare qualsiasi modifica alla legge.
La proposta di modifica dell’articolo 1 invece, prevede quanto segue: “Fino alla emissione della delibera di Giunta Regionale è sospesa la procedura prevista al punto b) dell’articolo 1 della legge regionale n.7 del 22 gennaio 1999, integrata e modificata dalla Legge Regionale n. 17 del 14 giugno 2007, nella parte che va da “i valori di TOC” sino a “legge regionale 16 maggio 1985, n. 31”. A quanto si è appreso, la proposta è arrivati dai consiglieri regionali del Pd Giovanni Epifani e Filippo Caracciolo, e riguarderebbe soltanto le attività riguardanti i sansifici. Che pare siano numerosi nelle zone di Brindisi e della BAT dove risiedono i due consiglieri, fattore che ha portato in molti a ritenere che quanto accaduto sia stato fatto in ottica e in odore di campagna elettorale per le prossime elezioni regionali.
Il problema è che non essendo stato specificato nella modifica approvata, ora potranno usufruirne anche tutte le altre aziende inquinanti presenti sul territorio pugliese. Cosa che ha giustamente indignato l’ARPA Puglia e tante associazioni ambientaliste. Quest’oggi a Bari è stato convocato in tutta fretta un vertice dal presidente del Consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, a cui parteciperanno l’assessore regionale alla Qualità dell’ambiente, Lorenzo Nicastro, il presidente della commissione permanente all’ambiente, Filippo Caracciolo, il consigliere regionale Giovanni Epifani, il direttore generale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, il direttore dell’Area ambiente della Regione, Antonello Antonicelli e il dirigente del servizio regionale rischio industriale, Giuseppe Tedeschi.
Silenzio tombale da parte dei nostri consiglieri regionali presenti in commissione Arnaldo Sala (che peraltro è vice presidente della stessa), Francesco Laddomada (che tra l’altro è il segretario), Alfredo Cervellera (che oggi ha comunque inviato una lettera aperta a Introna, ndr) e Annarita Lemma (che ha manifestato il suo dissenso abbandonando l’aula e attraverso un comunicato stampa, giunto però dopo la lettera-denuncia di Assennato, nel quale si dissocia dall’iniziativa promettendo battaglia in seduta di Consiglio regionale). Siamo alle comiche. Purtroppo non quelle finali.
Gianmario Leone