Ecoreati, Realacci: “Con la nuova norma mai più crimini impuniti”

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realacciBisogna fare presto e non cambiare una virgola” al testo licenziato dal Senato, “perché quando il ddl sugli ecoreati diventerà legge cambierà il corso dei processi e nessun reato finirà più nel nulla come è stato il caso Eternit o di Casale o di Bussi sul Trino soggetti a strumenti che oggi sono troppo deboli”. E’ Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, a delineare con l’agenzia di stampa Adnkronos come il ddl sui reati ambientali modificherà gli scenari, all’indomani delle parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sull’esigenza nel nostro paese di non “gestire la questione ambientale con l’esclusiva ottica dell’emergenza”. Appena approdato alla Camera dopo il via libera del Senato, il ddl sui reati ambientali, che porta la firma dello stesso Realacci e dei deputati Salvatore Micillo di M5S e Serena Pellegrino di Sel, “è un lavoro che vede coinvolti tantissimi esponenti del Parlamento” e le parole di Mattarella “sono di grandissima importanza” osserva Realacci.

Il ddl “è rimasto fermo troppo tempo a Palazzo Madama dopo l’ok della Camera di un anno fa e tutto questo – evidenzia – a causa di pressioni molto forti”. Ma, sottolinea, al Senato “si è risolto una problema chiave, facendo rientrare i reati colposi”. Dunque, ribadisce Realacci, a Montecitorio “ora non va cambiato nulla”. Molte, segnala, “le modifiche migliorative approvate sulla definizione dei reati ambientali, la prima riguarda la definizione del delitto di inquinamento ambientale: non è più una compromissione ‘grave o irreversibile’ dell’ecosistema, né ‘una compromissione o un deterioramento durevoli dello stato preesistente’ ma è diventato ‘una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili’. La seconda prevede aggravanti in caso di morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale”.

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