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llva, Mazzarano: “Per Taranto si può aprire una storia nuova”

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano. 

Il Decreto Taranto, votato martedì scorso dalla Camera dei Deputati, segna un radicale cambio di fase per l’Ilva e per Taranto. Esso è andato migliorando progressivamente perché il Governo ha accettato la sfida del confronto con le rappresentanze istituzionali e sociali del territorio. Si tratta di un provvedimento di grande valore, anche perché apre una stagione completamente diversa, in cui lo Stato, attraverso l’amministrazione straordinaria, si fa carico fino in fondo della difficile missione del risanamento ambientale e dell’applicazione dell’Aia.

Le modifiche alla legge Marzano e l’inserimento del criterio della prededucibilità, consentirà alle piccole e medie imprese e agli autotrasportatori, di vedersi riconosciuti i crediti vantati nel corso degli anni. Senza l’integrazione di emendamenti specifici al testo, le imprese del territorio – sia quelle funzionali all’ordinarietà della produzione, sia quelle funzionali ai lavori AIA – sarebbero state penalizzate e votate al fallimento.

Questo strumento legislativo, per la prima volta, raccogliendo i suggerimenti venuti dalla procura di Milano, rende completamente esigibili le somme (1.200 + 700 milioni di Euro) sequestrate alla famiglia Riva. A questi si aggiungono le linee di credito delle banche, gli investimenti di Fintecna e il prestito ponte dello Stato, per una somma di 810 milioni di euro che serviranno all’amministrazione straordinaria. Siamo di fronte ad una svolta; tentare di creare un equilibrio molto difficile tra diritto al lavoro e diritto alla salute non è più un esercizio retorico, ma una possibilità reale.

Non vogliamo abbandonarci a facili trionfalismi ma continuare ad avere grande senso di responsabilità nei confronti del sistema produttivo del territorio e della necessaria ambientalizzazione della fabbrica. Perché solo questa potrà garantire una maggiore vivibilità, un maggior rispetto dell’ambiente ed anche la possibilità di sanare le gravi ferite ambientali e sanitarie che il nostro territorio in lunghi decenni ha subito. Ma vogliamo riconoscere, con un pizzico di orgoglio partigiano, il merito del Segretario del Pd e Premier Matteo Renzi. Mai, recentemente, abbiamo potuto constatare tanto coraggio e forza di esposizione in una vicenda tanto complessa e tribolata. Matteo Renzi e il governo italiano hanno voluto dire all’Italia e al Mezzogiorno che Taranto può scommettere sul suo futuro valorizzando le sue risorse e le sue bellezze. Ora Taranto può costruirsi una nuova identità e una nuova storia.

 

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