Ilva, Taranto Respira: “La nostra città non può essere porto franco per chi inquina”
Il bastone e la carota. La politica del Governo in questi giorni mostra le sue due facce, quella dell’impegno, almeno su carta, contro i reati ambientali, con il disegno di legge approvato al Senato che introduce il tanto atteso reato di disastro ambientale, inquinamento ambientale, traffico di rifiuti radioattivi e di ostacolo al controllo pubblico. Tutti pronti gli esponenti del Governo a dipingersi di verde e a sentirsi ecologisti. Peccato che questo disegno di legge arrivi dopo che Taranto ha subìto l’approvazione del settimo decreto salva Ilva che non salvaguarda certo le vittime di decenni di inquinamento da parte della grande acciaieria.
Infatti col settimo decreto l’Ilva è entrata in amministrazione controllata e le società dei Riva non sono più direttamente coinvolte nell’eventuale condanna al risarcimento, in quanto in applicazione del decreto Marzano, i debiti andranno ad essere gestiti dal tribunale di Milano seguendo le procedure fallimentari. Inoltre, da una parte il Governo istituisce i reati di inquinamento e disastro ambientale, ma a Taranto, se in futuro dovesse realizzarsi questo reato da parte di Ilva, l’amministratore straordinario nominato dal Governo, avrà un salvacondotto per decreto, e non sarà perseguibile civilmente e penalmente nell’ambito del suo ruolo. Ma non è tutto.
A Taranto, la valutazione del danno sanitario non potrà interferire sull’AIA, modificandola. AIA che è sufficiente, sempre per decreto, che sia realizzata solo all’80% entro luglio 2015, il che fa ritenere decisamente improbabile che comprenda anche la realizzazione della copertura dei parchi minerari. Insomma, bastone per Taranto che è abituata a questi trattamenti e carota a livello nazionale col disegno di legge appena approvato. Taranto Respira esprime grande disappunto per questo impari trattamento. Le leggi dovrebbero valere su tutto il territorio nazionale e la nostra città non può essere porto franco per chi inquina.
Vittoria Orlando – Nino Carbotti – Giuseppe Aralla per Taranto Respira