“E la solidarietà a chi subisce l’inquinamento?” – Lettera aperta al presidente del Taranto

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta scritta da una cittadina al presidente del Taranto F. C. 1927 Domenico Campitiello.

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Caro presidente Campitiello,

forse lei non lo sa, ma Taranto vive una situazione sanitaria emergenziale dovuta alla presenza della grande industria inquinante. Il recente Studio Sentieri condotto dall’Istituto Superiore di Sanità ha ufficialmente certificato che a Taranto si muore per tumore più che in ogni altra città e che le prime vittime sono i bambini sempre che riescano a nascere visto che è in aumento anche il numero di aborti spontanei e casi di sterilità.

Non solo. Taranto è una città che ha subito 150 anni di colonizzazione militare: il famoso muraglione, che imprigiona i tarantini a casa propria, ne è l’esempio più tangibile. La presenza di tali mostri non ha portato certo ricchezza e prosperità, come ci si sarebbe potuto aspettare,  ma, nel corso degli anni, ha prodotto, in tutta la provincia ionica, oltre 100 mila disoccupati.

Per queste ragioni mi è parsa quanto meno inopportuna la scelta di scendere ieri in campo, nella partita Taranto-Monopoli, con un fiocco giallo in segno di vicinanza ai due marò. Non crede che esprimere vicinanza e solidarietà alle famiglie tarantine che piangono i loro morti nella più completa indifferenza delle istituzioni sarebbe stata una scelta sicuramente più giusta e più significativa anche se magari non condivisa dalla attuale amministrazione comunale? “Per la mia terra, Per la mia squadra, Per la mia storia”, come è scritto sulla felpe che molti tifosi indossano non è un semplice slogan, ma un modo di essere Tarantini. Non abbia timore di essere Tarantino come noi.  Sempre Forza Taranto

Lettera firmata da Simona Fersini 

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