Ilva, gli autotrasportatori di Taranto sciolgono il presidio
Gli autotrasportatori tarantini dell’indotto Ilva, al termine di un’assemblea, oggi hanno iniziato a sciogliere il presidio dei tir allestito davanti al varco C dello stabilimento di Taranto il 19 gennaio scorso. La mobilitazione è durata 40 giorni. I lavoratori hanno accettato l’accordo siglato a Roma dalla federazione dell’autotrasporto e illustrato questa mattina dal delegato che ha incontrato i tre commissari straordinari dell’Ilva in amministrazione straordinaria, ma l’intesa sarà sottoposta a verifica. Un mese di tempo per accertare se le promesse fatte dall’azienda sul pagamento dei crediti pregressi saranno mantenute. Altrimenti la protesta riprenderà. Ci vorranno giorni per sgomberare il piazzale e la zona perchè alcuni mezzi hanno l’assicurazione scaduta o necessitano di manutenzione dopo essere stati fermi per sei settimane. L’attività lavorativa comunque è ripresa, così come richiesto dall’Ilva, che in caso di mancata ripartenza dei mezzi avrebbe considerato nulla l’intesa. L’azienda ha garantito, sui nuovi affidamenti, l’80 per cento di acconto dal 15 marzo agli autotrasportatori del nord e il pagamento a tranche dei crediti pregressi. Per i tarantini c’è il pagamento del 60 per cento e «una maggiore attenzione – secondo fonti aziendali – per quanto riguarda lo smaltimento del pregresso». L’accordo è valido fino al 31 agosto, data in cui i commissari prevedono possa già esserci la newco e quindi una gestione normale e non commissariata. (ANSA)