Ilva, Verdi e Taranto Respira: solidarietà ai 32 cittadini condannati per manifestazione non autorizzata

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P1010836I Verdi di Taranto esprimono solidarietà ai 32 cittadini condannati a pagare ciascuno 3.801 euro dal Tribunale ionico (ne ha dato notizia oggi la Gazzetta del mezzogiorno) per aver partecipato, il 31 marzo 2012, al sit in di solidarietà al gip Patrizia Todisco impegnato in quelle ore nell’incidente probatorio del processo all’Ilva denominato ‘Ambiente svendutò. Manifestazione non autorizzata dalla questura in quanto concomitante con quella di ottomila dipendenti dell’Ilva. 

«La rivendicazione pacifica e civile dei diritti fondamentali è qualcosa di sacro e la nostra Carta costituzionale è netta e chiara sulla priorità da seguire nell’attuare le tutele – scrivono Vincenzo Fornaro e Annalisa Montanaro, portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto, e Ada Le Noci e Luca Piccione, portavoce dei Verdi per l’associazione cittadina di Taranto – quella mattina, di fronte al tribunale, si invocava il diritto alla salute, il diritto alla vita. In un’altra zona della città, a spese dei padroni della ferriera, si rivendicava il diritto al lavoro. Una maggiore aderenza ai dettami costituzionali consentirà a noi tutti di riappropriarci di quel senso civico del diritto ormai avvilito dalla contrapposizione e dallo scontro».

Anche il Movimento Civico Taranto Respira esprime vicinanza e solidarietà ai 32 raggiunti dal  decreto penale di condanna: «Ci spiace constatare che nella città dei diritti negati e dei paradossi, chi manifesta a favore della vita esercitando un diritto costituzionale viene punito, mentre chi inquina continuando a provocare malattie e morti sta ancora li – dicono Vittoria Orlando, Giovanni Carbotti e Antonio Lenti- non  vorremmo alzarci domattina e ritrovarci condannati doppiamente, perchè oltre ad esser nati in questa sfortunata terra, cerchiamo di fare anche qualcosa per cambiarne le sorti».

 

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