Alenia: oggi assemblea dei lavoratori – Salvi i 210 lavoratori di Ceglie
TARANTO – Si svolgerà questa mattina un’ora di assemblea in sciopero davanti alla portineria principale dello stabilimento Alenia di Grottaglie, indetta dalle RSU Fiom e FISMIC. Le due sigle sindacali hanno chiamato a raccolta tutti i lavoratori, sostenendo che “non partecipare significa essere complici del fallimento dello stabilimento grottagliese”. “Dobbiamo salvare il patrimonio umano e industriale di quello stabilimento – dicono dalla Fiom di Taranto – proprio nel momento in cui si sta consumando l’ennesimo scippo al territorio, perché le esternalizzazioni selvagge stanno uccidendo il lavoro generando schiere di lavoratori ricattati e precari. Per questa ragione al presidio con conferenza stampa sarà presente anche il Nidil-Cgil a rappresentare con la categoria delle nuove identità lavorative l’esercito di somministrati presenti proprio nell’azienda del gruppo Finmeccanica”. L’assemblea in Alenia proverà a fare il punto della situazione su alcuni punti cardine: la sospensione dei processi di cessione di lavorazioni, la definizione di un piano industriale e del relativo bacino occupazionale con clausola sociale per i dipendenti Alenia e dell’indotto, il reintegro del perimetro Alenia dei 38 lavoratori qualificati licenziati a dicembre e la stabilizzazione dei precari.
All’assemblea ed alla conferenza stampa che seguirà l’iniziativa odierna parteciperanno Lucia Lapenna, segretaria Nidil Cgil Taranto, Donato Stefanelli, segretario generale della Fiom di Taranto, Roberto Clemente, Rsu Fiom Alenia Aermacchi e Alessandro Pagano, coordinatore nazionale della Fiom per Gruppo Finmeccanica. A ruota delle RSU Fiom e FISMIC c’è lo Slai cobas per il sindacato di classe, accanto ai lavoratori della ditta “Gruppo F. srl” che si occupa di pulizie industriali e che ha annunciato 15 licenziamenti su una forza lavoro dei 54 unità. Della vertenza si stanno occupando anche i sindacati confederali di categoria che insieme allo Slai cobas hanno svolto lunedì mattina un presidio all’esterno dello stabilimento. Lo Slai cobas “del Gruppo F appalto Alenia vuole una soluzione per tutti i lavoratori di cui è a rischio il posto di lavoro: vogliamo un tavolo per tutti e con tutti i sindacati presenti nell’appalto e in Alenia. Vogliamo lavoro, salari, dignità e rispetto dei diritti”.
Intanto ieri, si è risolto il caso della aziende di Ceglie operanti nell’indotto Alenia. Sono state infatti rinnovate le commesse fino alla fine dell’anno; salvi dunque per ora i 210 posti di lavoro a rischio. È questo l’esito dell’incontro di ieri mattina tra “Alenia Aermacchi” di Grottaglie e le ditte di Ceglie che producono fusoliere per velivoli, la “Tecnomessapia” e la “Tecnomessapia 2. Le preoccupazioni nascevano dalla scadenza dei contratti, fissata per il 28 febbraio, senza alcuna notizie su quelle future, che avevano portato alla mobilitazione spontanea dei lavoratori nella mattinata di lunedì. Nel pomeriggio di ieri poi, sono stati firmati i nuovi contratti di fornitura per tutto il 2015. La svolta è arrivata con l’intervento di Finmeccanica. Le aziende di Ceglie danno lavoro in tutto a trecento persone: 90 si dividono tra il Brindisino e Varese, le altre 210 sono legate agli appalti di Alenia. Una “buona” notizia in una situazione ancora molto turbolenta.
Gianmario Leone