Il primo, riguardante la pulizia dei fondali (rimozione di carcasse d’auto, frigoriferi e tutto ciò che si è depositato nel tempo) vede come interlocutore principale la Capitaneria di Porto e, in particolare, il RAM (Reparto Ambientale Marino). Un incontro è in programma in questo fine settimana. L’accordo dovrebbe essere siglato a breve. Va detto che da tempo, il Cnr auspicava la pulizia dei fondali, un’azione concreta da poter effettuare nel breve termine, inserita in una politica dei piccoli passi, ritenuta comunque migliore rispetto al totale immobilismo che segna la storia del mar Piccolo.
In merito allo sminamento dei fondali, invece, la Corbelli è in contatto con la Marina Militare. E’ possibile che l’attività di identificazione degli ordigni bellici presenti nel mar Piccolo venga affidata ad una società, anche se non è escluso il coinvolgimento di altri enti. L’obiettivo è quello di mettere a punto una vera e propria mappatura. Dell’opera di sminamento, invece, dovrà occuparsi la Marina Militare. E’ in programma anche un intervento pilota che interesserà l’area 170 ha, quella maggiormente inquinata a causa delle vecchie attività dell’Arsenale Militare (vicenda più volte trattata dal nostro sito). Questo intervento servirà ad individuare la modalità di ripristino ambientale più adatta.
La Corbelli ha di fatto cambiato il percorso rispetto a quanto annunciato dall’ex commissario straordinario Alfio Pini. Mesi fa, Pini aveva prospettato lo svolgimento di una gara internazionale di idee al fine di individuare il tipo di bonifica più adatta per il mar Piccolo (dragaggio, capping, biorimedi), mentre la Corbelli ha deciso di procedere in un’altra direzione, già spiegata nel corso dell’ultima audizione tenuta davanti alle commissioni Industria e Ambiente del Senato lo scorso 19 gennaio.
L’idea è quella di puntare sulle expertise regionali e nazionali per cominciare a svolgere alcune azioni mirate. Percorso confermato anche dal dottor Gennaro Capasso, collaboratore della Corbelli (assente per un contrattempo), durante l’incontro pubblico sul tema “Ilva e sviluppo della Città di Taranto”, organizzato dal Movimento Ambiente e Lavoro, tenuto ieri pomeriggio nella sala “Agorà” della Camera di Commercio. Con lui erano presenti Nicola Cardellicchio, responsabile provinciale del Cnr, Sergio Prete, presidente dell’Autorità Portuale, Michele Emiliano, segretario regionale del Pd, Luigi Sportelli, presidente della Camera di Commercio, e Roberto Falcone, presidente dell’Associazione Nazionale Tributaristi. «La Puglia e Taranto possono diventare un modello da esportare all’estero rispetto agli interventi di bonifica – ha spiegato il dottor Capasso – la regione può mettere a disposizione le sue migliori conoscenze ed esperienze. E’ un territorio che ha voglia di rilancio e questo rilancio va colto mettendolo nella disponibilità di tutti».
Infine, sul sito istituzionale del Commissario straordinario è apparsa ieri la seguente nota: «A norma dell’art.3, comma 1 del Regolamento adottato con Decreto n. 8 in data 02/02/15, il Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto predispone una short list di esperti, da cui attingere per il conferimento degli incarichi individuali ex. art. 7, comma 6 D.Lgs. 165/01. L’avviso pubblico, recante termini e condizioni per l’iscrizione alla short list, è disponibile nelle sezioni “amministrazione trasparente/consulenti e collaboratori” e “amministrazione trasparente/bandi di concorso“». Su tutto il resto continueremo a tenervi informati.
Alessandra Congedo
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