L’affaire Baio travolge il Consiglio comunale di Taranto
TARANTO – Hanno suscitato una marea di polemiche le dichiarazioni fuori onda rese dall’assessore all’Ambiente Baio alla trasmissione “La Gabbia” della emittente televisiva La 7. “L’inquinamento continua … Nonostante tutte le promesse e le passerelle … è un decreto in cui non c’è niente…. che devo dire che sono una massa di pezzi di m…. se lo potessi dire lo farei”. A sollevare la questione durante il Consiglio comunale è stato il consigliere dei Verdi Angelo Bonelli, cui ha fatto seguito l’intervento del capogruppo del Partito Democratico Gianni Azzaro, che pur valutando positivamente il decreto “salva Ilva” di gennaio, ha chiesto al sindaco di chiarire a che titolo sono state pronunciate le valutazioni di Baio e di prendere provvedimenti conseguenti.
In molti hanno sottolineato come davanti alle telecamere accese l’assessore avesse espresso parole positive sul decreto del governo, salvo poi affermare tutt’altro poco dopo al cronista de “La7”. Quanto accaduto è l’ennesima conferma, per noi, del fatto che Taranto è governata da una classe politica tutt’altro che all’altezza del momento storico vissuto dalla città. Nello stesso tempo però, è anche giusto evidenziare che sottrarre ad una persona dichiarazioni a sua insaputa, non è il massimo della correttezza da un punto di vista giornalistico.
Tornando ai lavori di ieri del Consiglio comunale, è stata sospesa la mozione proposta da Ciccio Venere, Dante Capriulo e Gianni Liviano sulle problematiche del porto di Taranto. La discussione riprenderà questa mattina nella conferenza dei capigruppo e nel corso della quale, si formulerà la richiesta di una nuova convocazione da parte del Ministro Lupi a Roma per l’individuazione di soluzioni rapide e concrete al pieno sviluppo del porto di Taranto, anche in vista dell’imminente conversione in legge del nuovo decreto Taranto.
Nel corso del Consiglio, sono state poi approvate altre due mozioni che riguardano altrettante problematiche occupazionali: quella relativa a lavoratori del call center Teleperformance, l’altra riguardante i giornalisti, i tecnici e gli operatori video di Blusatr Tv. Il consigliere Mimmo Cotugno si è fatto portavoce dell’istanza di migliaia di dipendenti del noto call center che ha sede a Paolo VI che rischiano di perdere il proprio posto a fronte di un abbattimento del costo del lavoro. Con il documento, approvato all’unanimità, il consiglio comunale “esprime profonda solidarietà e vicinanza ai lavoratori” e, su proposta del consigliere Vietri, “si impegna, per tramite delle commissioni competenti, ad un confronto con le rappresentanze sindacali al fine di tutelare gli attuali posti di lavoro”.
Inoltre il Consiglio “chiede un intervento urgente al Governo al fine di recepire in maniera corretta la direttiva europea 23/2001 in materia di appalti e di mantenimento dei parametri occupazionali”. Della vertenza Blustar si sono fatti carico i consiglieri Dante Capriulo e Giampaolo Vietri ed il presidente del Consiglio Piero Bitetti. Anche in questo caso la mozione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio, nella quale si fa appello all’editore dell’emittente televisiva, “di scongiurare l’ipotesi di chiusura di Blustar, individuando ogni possibile soluzione che consenta le attività di produzione televisiva”.
Approvato anche un ordine del giorno sulla disciplina della preselezione per la nomina ed il funzionamento delle commissioni giudicatrici nelle procedure concorsuali pubbliche, proposto dai consiglieri Vietri e Renna. Ritirata invece la mozione proposta dal consigliere Nistri sul risanamento del Borgo Antico, della quale si discuterà al prossimo consiglio comunale.
Dopo di che, nel pomeriggio, la seduta è stata sciolta per mancanza del numero legale, in quanto i consiglieri Venere, Capriulo, Vietri e Cannone sono usciti dall’aula sulla revoca della delibera di cc del 29/04/2008 n.49 ossia nuova adozione in variante al prg della variante parziale a completamento del piano di lottizzazione convenzionato della sottozona n 33 tav 5/4 del prg in località la cattiva già adottata con delibera del consiglio comunale del 29/04/2008 n. 49. Il motivo per il quale i consiglieri siano usciti dall’aula è che i consiglieri di opposizione continuano a sostenere l’allargamento della Taranto-Talsano avanzando proposte di merito per evitare “incroci pericolosi e strade degne di questo nome ed ora speriamo che la maggioranza che governa palazzo di Città chiarisca pubblicamente ed accolga le nostre proposte”.
Gianmario Leone