“Il Comune di Massafra blocchi i tributi locali dei lavoratori e delle aziende dell’indotto ILVA che stanno vivendo un particolare momento di crisi”. È questa la richiesta che il Gruppo del Partito Democratico di Massafra, attraverso il suo capogruppo Vito Miccolis, ha avanzato nel Consiglio Comunale del 13 febbraio.
“Sono circa 700 i cittadini dipendenti delle tante aziende massafresi che lavorano con l’indotto dell’ILVA e che negli ultimi mesi stanno subendo l’insolvenza dei pagamenti con un credito vantato di oltre 25 milioni da parte del centro siderurgico – si legge in una nota – per far fronte allo stato di crisi e dare un segnale concreto e di solidarietà, il Comune di Massafra si attivi immediatamente, come già successo in passato, per applicare una moratoria fiscale per le aziende e i lavoratori in difficoltà e sull’orlo di una crisi irreversibile, fino a quando non si supererà questo stallo. In attesa della conversione in legge del decreto “Salva Taranto” del governo Renzi, che porterà miglioramenti sostanziali non solo all’indotto e all’Ilva, ma anche alla città di Taranto ed alla provincia, serve mettere in campo iniziative per affrontare lo stato di emergenza in cui versano queste aziende che da molti mesi non ricevono i pagamenti dovuti. Per superare le difficoltà bisogna essere uniti e ricordare che, soprattutto nell’emergenza, i cittadini attendono dalla politica e dalle istituzioni fatti concreti, non parole; gesti che facciano intravedere loro la soluzione ai problemi, che diano sollievo dagli affanni quotidiani e riconsegnino loro la speranza nel domani”.