Indotto Ilva, l’appello del sindaco di Taranto alle banche
TARANTO – “Bisogna credere con unità di intenti all’intenso e complesso lavoro del Governo e del percorso parlamentare che il Decreto Legge per Taranto sta seguendo in Commissione Senato”. Commenta così il sindaco Stefàno il giorno dopo l’azione dimostrativa degli autotrasportatori delle aziende dell’indotto a Piazza Montecitorio, cui ha fatto seguito l’incontro a Palazzo Chigi. “Dal vertice di ieri pomeriggio- continua il sindaco- con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, con il Ministro allo Sviluppo Economico, Federica Guidi, la Sottosegretaria al Lavoro, Teresa Bellanova, i senatori, on. Michele Pelillo e Salvatore Tomaselli, quest’ultimo anche relatore in Commissione Senato, il Presidente della Provincia di Taranto ed il Presidente di Confindustria Taranto, ed al quale ho personalmente partecipato, sono emersi importanti significativi segnali e misure integrative che saranno approvati entro martedì che contempleranno strategie adeguate per allargare le possibilità di accrescere le azioni a tutela dell’Ilva in amministrazione straordinaria e del suo indotto, autotrasportatori compresi.”
Il sindaco, dunque, rimarca l’impegno del Governo per accelerare i tempi ed assicurare entro i primi di marzo la conversione del Decreto in Legge, che consentirebbe la concreta possibilità per i Commissari di procedere nei pagamenti: “Da parte nostra, del Comune di Taranto, – aggiunge – si stanno valutando tutte le possibili soluzioni e misure di sostegno alle PMI ed operatori vari dell’indotto, per alleggerire la pressione fiscale in tema di tasse e tributi locali”. Rivolgendosi al territorio e agli istituti di credito, il primo cittadino segnala che: “Tutto ciò però non è sufficiente se attorno alla vicenda non si registra un sostegno pieno ed efficace di tutto l’apparato economico produttivo. È altrettanto importante che il restante lasso di tempo necessario per la conversione del Decreto in Legge, e cioè appena due settimane, gli istituti di credito allentino la stretta creditizia nei confronti delle aziende dell’indotto ILVA per elargire “nuovo ossigeno” facendosi così parte di un sistema strutturato per aiutare le imprese a resistere ancora per due settimane necessarie per superare la grave criticità. La concessione di nuovi crediti alle aziende, e dei pagamenti ai lavoratori di almeno una mensilità, consentirebbero di mantenere continuità lavorativa finalizzata alla piena ripresa del sistema produttivo siderurgico. Diversamente- conclude il Sindaco- si correrebbe il concreto rischio del blocco delle attività dello stabilimento, così vanificando anche tutte le azioni e gli sforzi messi in atto ad ogni livello”.