Nella giornata di ieri un gruppo di operai dell’area a freddo dell’Ilva si è autoconvocato in assemblea nei pressi della portineria D. Sono emersi diversi punti dalla discussione: viene richiesto un tavolo istituzionale permanente che tenga conto della vertenza e delle criticità della cittadinanza e dei lavoratori; un decreto ‘salva operai’ e ‘salva Taranto’ che tuteli la salute degli operai e dei cittadini, volti non unicamente alla salvaguardia della produttività e che chiarisca la destinazione dei fondi per le bonifiche; impiego e formazione nelle stesse bonifiche all’interno della fabbrica degli operai dato l’evolversi degli eventi e alla future aspettative inerenti l’applicazione della Legge Marzano; garanzia del mantenimento dei posti di lavoro dei diretti e dell’indotto. Dopo di che l’assemblea del collettivo si è trasferita in piazza Bettolo a Taranto, all’esterno della sede dei sindacati metalmeccanici di Taranto, dove una volta entrati gli operai hanno avuto un confronto piuttosto vivace con il segretario generale della Uilm di Taranto, Antonio Talò. Gli operai del collettivo infatti, chiedono le dimissioni immediate dei segretari metalmeccanici locali, ritenendo in sindacati corresponsabili del “disastro che ci vede coinvolti”.