Dal prossimo lunedì, nel Pronto Soccorso dell’ospedale SS. Annunziata, sarà distribuito un questionario, che è a tutti gli effetti il primo step della campagna, pensato per testare la conoscenza del personale del Pronto Soccorso sul fenomeno in questione, e in merito alle recenti leggi in materia di maltrattamento delle donne, ma anche per valutare la sensibilità degli stessi operatori. Si tratta di un questionario concepito come un fumetto, e curato ai ragazzi della scuola pugliese di grafica e fumetto “Grafite”.
Questa mattina, presso l’ufficio formazione della Asl di Taranto, aula Socrate, si è svolta una cerimonia per ringraziare i giovani della scuola che si sono adoperati per la realizzazione dei volantini conoscitivi. Si tratta di: Gaetano Longo, Gianluca Caputo, Katia Garofalo, Martino Carbotti, Micaela Volpicella. “Attorno al problema delle violenza della donne ci sono molti tabù – ha chiarito Silvana Stanzione coordinatrice regionale del Tribunale per i diritti del malato, attivo sul territorio con uno sportello amico – Sia a livello nazionale che regionale sono state varate delle leggi, e per effetto di queste norme, la consigliera di parità della Provincia ha creato una Rete a cui abbiamo aderito con entusiasmo.
E’ grazie a questa sinergia che è nata la campagna “Codice Rosa”. Credo in questo strumento di comunicazione visiva, appunto l’arte del fumetto, la ritengo immediata e perfetta per la causa che abbiamo sposato”. E un plauso all’iniziativa arriva anche dal direttore generale della Asl di Taranto, Stefano Rossi. Anche lui si è complimentato con i ragazzi della scuola “Grafite”. “Il messaggio pensato in questa maniera è intrigante e veloce – ha detto questa mattina – Ed è per questo che raggiunge un grande pubblico. Sono sempre più convinto che attraverso l’arte si possano veicolare i messaggi in maniera più efficace”. Grande entusiasmo tra i giovani della scuola, che hanno messo subito in pratica quanto imparato nelle aule.
“L’iniziativa ha trovato subito il nostro favore – ha spiegato Gian Marco De Francisco presidente “Grafite” – Intanto perché trattare una campagna di sensibilizzazione sulla violenza sulle donne, attraverso disegni che figurano particolari situazioni, permette di veicolare in maniera più diretta e non scontata un messaggio così delicato. E poi mi piace ribadire che la scuola è nata proprio per insegnare che siamo tutti chiamati a dare un contributo per migliorare, nel quotidiano e con le nostre possibilità, il mondo che ci circonda. Siamo fieri dei nostri ragazzi”.
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