Alenia, vertenza interinali: restano solo in 19

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alenia internoTARANTO – Alla fine, la vertenza riguardante i 38 lavoratori interinali dell’Alenia, a cui non è stato rinnovato il contratto scaduto lo scorso 31 dicembre dopo due anni di lavoro, è andata a finire come previsto. E come riportato nelle scorse settimane su queste colonne. L’azienda è infatti rimasta ferma sulla decisione di non assumere i 38 lavoratori a cui non è stato rinnovato il contratto in quota Quanta (l’agenzia interinale con la quale Alenia collabora da anni). Inoltre, come previsto, l’escamotage studiato dall’azienda è andato a buon fine: far rientrare i lavoratori nello stabilimento, attraverso l’aiuto della Quanta, “girandoli” a ditte che operano nell’indotto dello stabilimento della società controllata da Finmeccnica.

Tra l’altro, i lavoratori non rientreranno nei reparti in cui hanno operato nei due anni di lavoro appena trascorsi. Del resto, i lavoratori sono assunti con un contratto di somministrazione lunga e la Quanta, che li ha assunti, essendo un’agenzia interinale li colloca di volta in volta a seconda delle esigenze delle aziende clienti, tra cui appunto l’Alenia. Ed infatti 19 lavoratori su 38 sono rientrati con altra mansione. E sono stati assunti dall’azienda HB Technology. Gli altri 19, residenti in altre Provincie e Regioni, non hanno accettato la proposta ed hanno concluso la loro storia lavorativa in Alenia. Sulla vicenda è però caduto il solito silenzio sinistro. Intanto quest’oggi i sindacati si incontreranno con l’azienda.

E questa sera alle 20, presso l’Aula della Commissione Esteri, la Commissione Attività produttive svolgerà l’audizione informale dell’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, sulle linee strategiche del Piano industriale 2015-2019. Che riguarderà da vicino, anche se per il momento non è chiaro in quale misura, lo stabilimento di Grottaglie. Pare infatti che Moretti abbia deciso di discutere il destino dei siti Alenia in Italia singolarmente: ed il primo a rischiare la chiusura pare essere quello campano di Capodichino.

Gianmario Leone

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