L’ordinanza prevedeva di procedere a tale operazione entro il prossimo 5 febbraio. La decisione è stata assunta nell’ambito del Tavolo tecnico regionale. L’allevamento era sotto vincolo sanitario dal settembre del 2013. La presenza di livelli di diossina e Pcb superiori al consentito nel latte vaccino dei bovini era stata già rilevata con gli esami eseguiti nel marzo dello scorso anno dall’Istituto zooprofilattico di Teramo.
In merito alle cause della contaminazione dell’allevamento, il dottor Franco non si sbilancia: “Ci siamo attenuti al principio di massima precauzione – ci spiega – sono in corso ulteriori accertamenti. Abbiamo effettuato ulteriori campionamenti su carne, fegato e muscolo di questi animali. Stiamo valutando sia le matrici ambientali che quelle alimentari”. Il responsabile Igiene allevamenti e produzioni zootecniche dei Servizi Veterinari fa sapere che da parte dell’allevatore c’è stata la piena collaborazione. “Per l’abbattimento dei bovini abbiamo scelto un mattatoio all’avanguardia – aggiunge il dottor Franco – è nostra cura fare in modo che gli animali non soffrano”. Magra consolazione in un territorio che assiste, impotente e indifferente, all’ennesima mattanza.
Alessandra Congedo
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