Expo 2015: più “appeal” per le imprese

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expoSono positivi i riscontri dell’utenza per certificati e visure camerali in lingua inglese rilasciati dal Registro Imprese, l’anagrafe delle Camere di commercio Italiane, attraverso il portale registroimprese.it realizzato da InfoCamere. L’effetto Expo 2015 e il dinamismo del sistema camerale hanno contribuito al successo del nuovo servizio attivo anche presso la Camera di commercio di Taranto dal 20 ottobre scorso. Tra i quarantasei paesi da cui sono pervenute richieste in ambito nazionale, l’interesse maggiore si concentra fra utenti residenti nel Regno Unito (da cui provengono il 27% delle richieste straniere), in Germania (17%) e negli Stati Uniti (il 10%).

I nuovi certificati e visure in lingua inglese, disponibili anche per tutte le imprese della nostra provincia, possono essere richiesti rivolgendosi alla Camera di commercio di Taranto oppure online sul portale registroimprese.it. Il progetto è inserito nell’ambito del cosiddetto decreto “Destinazione Italia”, che punta a introdurre misure in grado di facilitare investimenti in Italia da parte di imprese estere e agevolare la diffusione di informazioni sulle imprese del nostro territorio nell’ambito delle economie straniere.

La possibilità di ottenere un certificato in lingua inglese direttamente ai nostri sportelli o sul portale registroimprese.it – spiega il presidente della Camera di commercio di Taranto Luigi Sportelli – senza doversi avvalere di una traduzione giurata, costituisce per le aziende un risparmio di tempo e costi. Inoltre, secondo quanto stabilito dal decreto legge, l’utilizzo del certificato in lingua inglese presso uno Stato estero sarà esente dall’imposta di bollo. Il Registro delle imprese gestito dagli Enti camerali, quindi, si conferma sempre più strumento di servizio per lo sviluppo del mercato e di trasparenza economica per assicurare la correttezza degli scambi. La possibilità di consultarlo in inglese offre agli operatori stranieri un incentivo a rivolgersi sempre più con fiducia al nostro mercato”.

Ulteriore elemento di vantaggio dei nuovi certificati in lingua inglese è costituito dalla presenza nella prima pagina del “QR Code”, il nuovo codice identificativo dei documenti ufficiali delle Camere di Commercio. Così come già per la visura camerale, grazie al “QR Code” chiunque potrà verificare, direttamente da smartphone e tablet, la corrispondenza tra il documento in suo possesso e quello archiviato dal Registro Imprese al momento della ricerca. La lettura del codice identificativo avviene tramite l’app “RI QR Code” realizzata da InfoCamere e scaricabile gratuitamente dai principali store o dal portale delle Camere di Commercio registroimprese.it.

La visura in lingua inglese – aggiunge il presidente Sportelli – è un’importante innovazione rivolta soprattutto alle aziende impegnate in attività di import-export che saranno agevolate nel momento di fornire la documentazione richiesta dalle Autorità straniere, ma è anche un servizio utile agli operatori esteri interessati ad investire sul territorio ionico”.

Nei primi tre mesi di attività, infatti, la metà esatta delle visure in inglese richieste da utenti occasionali attraverso il portale registroimprese.it, è finita oltralpe segnalando un’effettiva esigenza degli operatori stranieri di disporre di informazioni legali ed economiche affidabili su possibili partner italiani nella lingua del business internazionale. L’altra metà di richieste, provenienti dall’Italia, segnala l’attenzione elevata delle imprese italiane verso le opportunità di internazionalizzazione. Quali caratteristiche hanno le imprese di cui sono state chieste le visure in inglese? Intanto la forma giuridica: società di capitali nell’86% dei casi, nessuna impresa individuale. In 9 casi su 10 sono imprese del Centro-Nord; nello specifico il 20% delle imprese di cui è stata erogata una visura in lingua ha sede legale a Milano, il 7% a Roma e il 5% a Torino.

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