Decreto Ilva, Casartigiani: “Emendamenti insufficienti”
Essendo venuti a conoscenza, del testo degli emendamenti presentanti nelle commissioni industria e ambiente del Senato, riteniamo insufficienti gli stessi per la ripresa del settore “Autotrasporto” che lavorano per l’Ilva di Taranto, infatti riteniamo che la maggior parte di queste imprese non siano allo stato attuale bancabili, per via delle insolvenze precedentemente accumulate a causa dei mancati pagamenti da parte di Ilva.
L’art. 2 bis, che prevede l’implementazione Fondo di Garanzia delle PMI e la precedenza d’istruttoria per le imprese dell’indotto ILVA, a nostro parere non risolve le problematiche delle imprese Tarantine che in questo momento particolare hanno bisogno della liquidità per far ripartire i propri mezzi.
Gli emendamenti presentati alla nostra attenzione rimangono quindi iniqui e non danno alle imprese certezza dei propri crediti, per tale motivo cosi come da accordo con le altre sigle sindacali nazionale lo Sna Casartigiani continua a chiedere al Governo e alle istituzioni Locali:
- che le imprese di autotrasporto vengano classificate “creditori strategici”
- che si facciano atti volti a garantire il recupero dell’IVA anticipata allo Stato per fatture non ancora riscosse – e la cui riscossione non ha tempi prevedibili –
- l’immissione di pagamenti di acconti per l’eventuale nuove attività in 30 giorni.
A tal fine è stato richiesto dalle sigle di Autotrasporto tra cui lo Sna Casartigiani, un incontro al ministro dello Sviluppo Economico e al presidente del Consiglio. Ribadiamo inoltre che gli autotrasportatori, con grandi sforzi economici in questi giorni hanno comunque garantito il trasporto delle materie prime per il mantenimento del ciclo produttivo.
NOTA STAMPA CASARTIGIANI TARANTO