«La direttiva aggiorna i principi relativi al miglioramento della prestazione energetica degli edifici, da anni causa dei maggiori consumi negli usi finali di energia e delle maggiori emissioni di gas a effetto serra» commenta l’ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia.
Con l’obiettivo di migliorare le prestazioni energetiche del settore civile sono stati introdotti meccanismi di analisi comparativa per determinare livelli ottimali di costo da utilizzare come metro per la formulazione di prescrizioni energetiche in ambito edilizio e per determinare i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici, definiti in un’ottica di raggiungimento dei livelli ottimali del rapporto tra costo e beneficio. E tra gli strumenti previsti dalla normativa vi sono anche i contatori intelligenti per misurare il consumo di calore negli edifici da installare obbligatoriamente entro il 2016.
Il settore «building» conquista così nel 2015 il primo posto in termini di risparmio energetico calcolato in funzione delle misure implementate. Lo sostiene ancora una volta Avvenia (www.avvenia.com), secondo cui in questo settore sarà possibile apportare misure che consentano di risparmiare fino al 90% delle risorse energetiche. Incrociando opportunità di business e innovazione, obiettivi di efficienza energetica e di risparmio economico, Avvenia è infatti in grado di individuare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia e consentire al committente l’accesso ai Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi), il meccanismo che nel 2015 avanzerà ulteriormente proprio grazie alla spinta nell’ambito dell’edilizia e dell’immobiliare.
«Le possibilità di riduzione dei consumi energetici in ambito building sono molte»sostengono gli esperti di Avvenia. La Pubblica Amministrazione o un’azienda delterziario quale può essere un gestore di patrimoni immobiliari può intervenire sulle centrali termiche, sulle coibentazioni delle pareti esterne degli edifici, sulle sostituzioni dei vetri singoli con doppi vetri e così via, vedendosi riconosciuti Certificati Bianchi per 5 oppure 8 anni nel caso di interventi sull’involucro edilizio. Così oltre a risparmiare per il minore consumo di energia, si riesce ad ottenere anche un ritorno economico sul taglio dei costi energetici. Ipotizzando un risparmio di 10 mila euro annui raggiunti con le misure di efficientamento energetico, verrebbero riconosciuti 8 mila euro per 5 anni: così un investimento di 30 mila euro non ritornerebbe in 3 anni, ma in meno di 2 anni.
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