Teleperformance, la Slc Cgil chiede incontro urgente all’azienda

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La SLC CGIL chiede urgentemente un incontro a Teleperformance, per affrontare la questione della gestione del personale.

teleperformanceDa tempo, – si legge in una nota del sindacato – i lavoratori denunciano una gestione del personale irrazionale che, in maniera evidente, rischia di causare malumore e preoccupazioni sia tra dipendenti che tra i collaboratori a progetto. I punti che portiamo all’ordine del giorno e su cui chiediamo ufficialmente un incontro sono diversi, dalla gestione e concessione ferie/rol (non può essere una gestione senza alcuna regolamentazione e su cui in molte occasioni ci sono dinieghi per motivi incomprensibili), il continuo stress a cui sono sottoposti a cascata tutti i lavoratori, o, per i LAP, si continua con la pratica degli ascolti da remoto senza che i collaboratori siano nemmeno avvisati (il collaboratore a progetto non può essere in questa maniera invasiva soggetto al controllo direttivo del datore di lavoro)”.

In un momento così delicato che sta traguardando un momento essenziale per l’azienda, – prosegue la nota – come SLC CGIL siamo dell’idea che i problemi vadano affrontati e che non si possa continuare a far finta di nulla, come se tutto andasse nel verso giusto. Lo sforzo che OO.SS e Direzione Aziendale devono mettere in campo è per garantire ai lavoratori di poter venire a lavorare in un contesto quanto più possibile tranquillo, per tutti i lavoratori (da operatori a supervisori a FM), intervenendo sui comportamenti scorretti (ribadiamo che il rispetto delle persone, per qualunque ruolo, non può mai venire meno, a prescindere che si tratti di operatori o SV o FM)”.

Auspichiamo per questo quanto prima una riunione con la direzione di Teleperforrnance, coinvolgendo tutte le RSU e le OO.SS per mettere al centro tutti i temi che possano permettere ai lavoratori di prestare la loro attività in condizioni positive e di consentire all’azienda migliori performance produttive – conclude la nota -. Come SLC CGIL abbiamo questo obiettivo e non siamo dell’idea che l’azienda sia così sorda da obbligarci ad intraprendere azioni legali che, tuttavia, saranno inevitabili se l’azienda non dovesse convocare riunione apposita e provare ad arginare le situazioni problematiche”.

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