Confcommercio Taranto: “Per Ammazza che Piazza ci voleva più tolleranza”
“Le regole sono regole e, in linea di principio, valgono per tutti, ma è pur vero che talvolta può essere opportuno un atteggiamento più tollerante. Colpevoli di aver affisso in città locandine non autorizzate (il riferimento è al gruppo Ammazza che Piazza, ndc) le sanzioni comminate, per un totale di 8 mila euro, appaiono estremamente dure. Probabilmente sarebbe bastata una sola multa dal momento in cui la violazione commessa è la stessa, sebbene ripetuta. Amministrare con equilibrio, cum grano salis – afferma Salvatore Cafiero, presidente dei giovani imprenditori- non è sempre facile, ma è questo che ci si sarebbe attesi nei confronti dei ragazzi di Ammazza che Piazza, portatori in tante occasioni di azioni positive e meritorie nei confronti della città.
Non vogliamo entrare nel merito specifico della vicenda (che è poi sfociata in una querelle verbale tra il gruppo e l’assessore Cosa), però ci preme sottolineare che pur condividendo la necessità del rispetto delle regole da parte di ogni cittadino, e dunque anche da parte dei volontari di Ammazza che Piazza, vorremmo veder vigili urbani in azione anche nei confronti degli imbrattatori seriali che sfuggono sistematicamente ad ogni sorta di controllo e che vengono lasciati liberi di ricoprire ogni superficie piana capiti loro a tiro, vetrine dei negozi comprese. Quanto all’attività svolta dal Gruppo dei giovani volontari non si può che – conclude Cafiero- esprimere apprezzamento per l’impegno profuso da questi ragazzi nel restituire al decoro spazi urbani degradati. Un’attività che andrebbe incoraggiata e addirittura canalizzata in percorsi di collaborazione, sul modello partecipativo di impegno diretto della cittadinanza attiva. Così come sarebbe positivo ed utile se in varie aree della città vi fossero altri gruppi di cittadini pronti a prendersi in carico aree verdi e spazi urbani degradati. Riteniamo che oggi più che mai sia importante il coinvolgimento dei cittadini nella vita della comunità, a partire dalla partecipazione e coinvolgimento ai processi decisionali, sino all’ azione concreta di volontariato civico, peraltro sancita dalla nostra Costituzione”.
Confcommercio Taranto