Alenia, vertenza congelata – Sciopero sospeso
TARANTO – Continua ad essere poco chiaro quanto sta accadendo in questi ultimi giorni nello stabilimento Alenia di Grottaglie. Lo sciopero indetto dalle RSU è infatti stato sospeso, dopo l’incontro avvenuto ieri tra l’azienda e i sindacati. Sospeso, anche perché è stato programmato un nuovo incontro a fine mese. E, stando alle notizie dei sindacati metalmeccanici di Taranto, come sostenuto anche dalla Fim Cisl, l’azienda si è impegnata a formare i 38 lavoratori interinali (tra cui pare che i tarantini siano pochissimi) a cui non è stato rinnovato il contratto in quota Quanta (l’agenzia interinale con la quale Alenia collabora da anni): molti saranno formati come manutentori.
Al momento, soltanto 19 sarebbero rientrati in azienda tramite questo “salvacondotto”: ieri però, i metalmeccanici hanno detto all’azienda che lo stesso percorso dovrà essere consentito ai restanti 19. Nell’incontro di fine mese, sarà anche discusso il piano del 2015 per quanto riguarda la produzione dei vari siti dell’Alenia, in primis quello di Grottaglie. Dall’interno dell’azienda però, arrivano notizie diverse. Che confermano quanto riportato ieri: Alenia pare decisa a non assumere i 38 lavoratori, facendoli rientrare nello stabilimento, attraverso l’aiuto dell’agenzia interinale Quanta, “girandoli” a ditte che operano nell’indotto dello stabilimento della società controllata da Finmeccnica.
Tra l’altro, pare confermato anche il fatto che i 38 interinali non rientreranno nei reparti in cui hanno operato nei due anni di lavoro appena trascorsi. Del resto, i lavoratori sono assunti con un contratto di somministrazione lunga e la Quanta, che li ha assunti, essendo un’agenzia interinale li colloca di volta in volta a seconda delle esigenze delle aziende clienti, tra cui appunto l’Alenia. Tra l’altro si vocifera che alcuni di questi 38 lavoratori interinali, potrebbero a breve essere ricollocati in altri siti industriali italiani. Certo è che sono arrivati a Grottaglie una quarantina di interinali dallo stabilimento Alenia di Foggia. Che vanno ad aggiungersi ai 40 lavoratori rumeni che l’azienda ha deciso di confermare. La vicenda dunque, è tutt’altro che conclusa.
Gianmario Leone