L’Alenia prova una scorciatoia
TARANTO – L’Alenia prova a mettere una pezza a colori per riparare al guazzabuglio creatosi dopo la mancata conferma dei 38 lavoratori interinali, a cui non è stato rinnovato il contratto scaduto lo scorso 31 dicembre dopo due anni di lavoro. In pratica le ultime notizie provenienti da fonti interne all’azienda, sostengono che Alenia ha deciso di far rientrare i 38 lavoratori nello stabilimento, attraverso l’aiuto dell’agenzia interinale Quanta (la società che da anni collabora con Alenia e con cui i lavoratori al centro della nuova querelle hanno sottoscritto un contratto) girandoli a ditte che operano nell’indotto dello stabilimento della società controllata da Finmeccnica.
Tra l’altro, pare anche che i 38 interinali non rientreranno nei reparti in cui hanno operato nei due anni di lavoro appena trascorsi. Del resto, i lavoratori sono assunti con un contratto di somministrazione lunga e la Quanta, che li ha assunti, essendo un’agenzia interinale li colloca di volta in volta a seconda delle esigenze delle aziende clienti, tra cui appunto l’Alenia. Tra l’altro si vocifera che alcuni di questi 38 lavoratori interinali, potrebbero a breve essere ricollocati in altri siti industriali italiani. Certo è che sono arrivati a Grottaglie una quarantina di interinali dallo stabilimento Alenia di Foggia. Che vanno ad aggiungersi ai 40 lavoratori rumeni che l’azienda ha deciso di confermare. In parole povere dunque, si sta cercando con ogni mezzo di risolvere un problema che comunque andrà a finire la vicenda, lascia molto a desiderare sul comportamento dell’azienda in merito alla gestione del personale e delle risorse umane.
Intanto quest’oggi ci sarà l’incontro tra azienda e sindacati, che al momento non hanno ancora sospeso lo sciopero indetto dalle RSU per la giornata odierna, che hanno definito la scelta di Alenia “del tutto inappropriata, immotivata, e penalizzante sia dal punto di vista produttivo che sociale. In questi giorni nonostante tutta la RSU e le segreterie nazionali e territoriali abbiano fatto fronte comune contro tale decisione, abbiamo riscontrato una totale chiusura da parte dell’azienda”.
Staremo a vedere cosa accadrà oggi.
Gianmario Leone