Ilva, Confindustria e sindacati condividono la preoccupazione per l’indotto
Industriali e sindacati condividono la forte preoccupazione per gli effetti della procedura di amministrazione straordinaria sulle aziende dell’indotto Ilva; dopo un incontro in Confindustria Taranto con i segretari di Fim Fiom e Uilm, sono state decise varie azioni mirate essenzialmente a garantire le aziende sugli ingenti crediti pregressi. Di seguito la nota stampa inoltrata da Confindustria Taranto.
Ampia condivisione fra Confindustria Taranto e Fim Fiom e Uilm sulle azioni da intraprendere e valutazioni condivise anche sulla situazione in atto riguardante la procedura di amministrazione straordinaria per l’Ilva che, così come si prospetta, rischia di chiudere alle aziende dell’indotto ogni prospettiva di ripresa e quindi di continuità produttiva, non garantendo – in sostanza – l’esponenziale mole di crediti pregressi.
E’ questo, in sintesi, l’esito dell’incontro tenuto nel primo pomeriggio odierno in Confindustria – alla presenza del èresidente Vincenzo Cesareo – con i segretari di Fim Fiom e Uilm ed una rappresentanza di aziende dell’indotto. Oltre alle valutazioni – ampiamente condivise – circa il rischio di default irreversibile dell’intero indotto Ilva a seguito dell’adozione della Legge Marzano (che è di fatto quella in via di applicazione per la complessa vicenda, propedeutica all’intervento pubblico), Confindustria ha convenuto di procedere ad una serie di azioni mirate essenzialmente a garantire le aziende, con tutti gli strumenti a disposizione, circa la copertura degli ingenti crediti pregressi.
Al termine del confronto, il presidente Cesareo ha comunicato ai rappresentanti sindacali – anche in vista di un’assemblea che si terrà nelle prossime ore con le imprese dell’indotto –che, in assenza di garanzie circa la complessa questione (che vede l’associazione attivamente impegnata da mesi), le aziende si vedranno costrette a non garantire più servizi e forniture e conseguentemente a mettere in libertà il proprio personale.