Ilva, Vendola in audizione: “Si può avere un’acciaieria ambientalizzata”

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vendola audizione «Ci lascia perplessi che il commissario operi al di fuori delle leggi e della punibilità penale. È una norma superflua e perfino pericolosa». Lo ha dichiarato il governatore della Puglia Nichi Vendola, a proposito di una norma introdotta dal nuovo decreto sull’Ilva e Taranto, parlando a margine dell’audizione in commissione Industria a Palazzo Madama. In questo modo, ha aggiunto Vendola, tra deroghe e proroghe, «i sistemi corruttivi si sono ubriacati». Vendola ha paventato elementi di incostituzionalità della norma spiegando, però, che la Regione non può impugnare il provvedimento perché esso non tocca ambiti di competenza regionale.  

Ma durante l’audizione Vendola ha affermato anche altro: «Se dovesse chiudere l’Ilva dubito che potremmo essere di fronte alla possibilità di dibattere del futuro di Taranto: oggi si può avere un’acciaieria ambientalizzata. La chiusura dell’Ilva sarebbe un colpo al sistema industriale nazionale».  E poi, con un tocco di ironia, ha aggiunto: «Se si ha un’idea della riconversione di Taranto parlando di pastorizia, come taluni fanno,  io penso che sia un’idea inadeguata a cogliere la drammaticità della situazione e quali siano le chance di sviluppo». Ha quindi ricordato che in questo momento “ci sono 500 milioni cantierizzati per il porto e le infrastrutture, 200 milioni pronti per il nuovo grande ospedale di Taranto. Il ciclo della salute con quello delle bonifiche non è il ciclo del rattoppo. E’ un nuovo ciclo economico virtuoso. Credo che la valorizzazione ambientale, culturale e territoriale di Taranto, senza una fuga dall’industria, possa essere alla nostra portata “. 

Altro tema toccato è quello relativo al potenziamento dell’organico Arpa: «So lo Stato ci chiede di fare una guerra – ha sottolineato il governatore – ebbene non la possiamo fare senza un esercito». Da qui la richiesta di un emendamento ad hoc per autorizzare, «in deroga agli attuali vincoli, la copertura del 60% dei posti della dotazione organica generale dell’Agenzia, per raggiungere 498 unità a tempo indeterminato» per «garantire il completamento e lo sviluppo delle attività sul territorio tarantino».  Infine, per Vendola non è sopportabile la parcellizzazione degli interventi di risanamento degli impianti Ilva: «Solo l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) nella sua interezza può garantire» salute e ambiente altrimenti potrebbe anche aprirsi «il rischio di esporre il Paese a infrazioni comunitarie». Motivo per cui chiede di «cassare la norma dell’80%» sull’applicazione delle prescrizioni Aia: «Ci chiediamo perchè proprio l’80%? Siamo di fronte a una nuova proroga?».

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