Intanto con tre giorni di anticipo sulla scadenza consueta, il 12 di ogni mese, l’Ilva ha accreditato sui conti corrente degli 11.400 dipendenti diretti di Taranto, lo stipendio di dicembre. Un’anticipazione che ha un motivo ben preciso: l’entrata in amministrazione straordinaria dell’azienda prevista dall’ultimo decreto, che sarà richiesta dallo stesso Gnudi dopo il 14 gennaio. Intanto, per le imprese dell’indotto e dell’appalto Ilva, alcune fonti sostengono che il budget previsto per gennaio sia stato portato dai promessi 10 ai 14 milioni di euro. Dieci milioni di euro sarebbero stati già accreditati, di cui 6 per le imprese appartenenti a Confindustria e gli altri 4 per gli “esterni”. Gli ultimi 4 milioni di euro dovrebbero essere erogati nei prossimi giorni. Ma è ancora presto per dire quante aziende resteranno fuori da questo giro, quante prenderanno una parte di quanto spetta loro, quanti lavoratori riusciranno a portare a casa il dovuto e che fine faranno gli altri crediti insoluti. La partita da giocare è ancora molto lunga. E tutta in salita.
G. Leone (TarantoOggi, 10.01.2014)
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