Turismo, Puglia: “Nel 2014 +7% gli stranieri e +3% i pernottamenti”

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Mare-TarantoIn Puglia nei primi dieci mesi del 2014 sono aumentati del 7% gli arrivi degli stranieri, mentre sono cresciti del 3% i pernottamenti”. È quanto afferma l’agenzia del turismo ‘Pugliapromozione’, riportando i dati che gli operatori turistici pugliesi comunicano attraverso il sistema Spot (Sistema Puglia per l’Osservatorio turistico) e secondo i quali “la crescita della componente straniera ha limitato per tutto il 2014 gli effetti dell’ennesimo calo della domanda nazionale (-0,7% degli arrivi e -3% dei pernottamenti rispetto ai primi 10 mesi del 2013)”.

I dati di Spot, rilevati sul 90% dei posti letto presenti nella regione, secondo Pugliapromozione “confermano le tendenze emerse dall’indagine Enit (Ente nazionale del turismo) condotta direttamente su 190 tour operator (90 europei e 100 di oltreoceano) su un totale di 28 mercati stranieri”. Per l’Enit, infatti, “a Natale la Puglia ha attratto soprattutto turisti da Belgio, Usa e India”. In particolare “i Tour Operator indiani stanno ampliando e diversificando la gamma delle proposte verso l’Italia” con “un aumento delle richieste di vacanze nei circuiti del gusto, oltre che di viaggi ‘fly&drive’ verso Puglia, Calabria e Sicilia”.

Le previsioni 2015 – prosegue lo studio Enit – indicano che la Puglia crescerà bene su alcuni mercati tradizionali come Svizzera e Francia, e su altri relativamente nuovi come ad esempio l’Austria e l’Ungheria che fa registrare un aumento di pacchetti”. La conferma arriva dai dati Spot che evidenziano “un incremento dell’incoming dalla Francia: +20% circa gli arrivi e +14% delle presenze, con oltre 11mila nuovi arrivi e 27mila pernottamenti in più rispetto ai 10 mesi dell’anno precedente”. Incrementi “tra i 7mila e i 3mila arrivi sono stati registrati anche da Polonia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Stati Uniti d’America e Irlanda”. Mentre “tra i mercati che hanno frenato la propria crescita nel 2014 si collocano Russia (-1,5% gli arrivi e -7% i pernottamenti) e Giappone (-15% gli arrivi e -9% le presenze)”.

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