«Ringraziamo chi s’è adoperato per programmare un evento di così elevato profilo scientifico – ha dichiarato Rino Ruta, delegato dell’Ordine dei Medici di Taranto presente a tutti gli appuntamenti -. Favorire la conoscenza e parlare di prevenzione è fondamentale, oggigiorno. Ben vengano, dunque, iniziative simili a Taranto. Ma una sentita gratitudine va espressa anche nei confronti di tutti i relatori partecipanti, che hanno accettato di venire nella nostra città in un periodo di vacanza a titolo assolutamente gratuito».
Al centro degli incontri ci sono stati temi fondamentali per il futuro del Paese: come la ricerca scientifica, la difesa dell’ambiente e della salute, a partire dalla tavola. La maggior affluenza s’è registrata nel corso del secondo appuntamento che ha visto partecipare Nicolò Carnimeo, (docente di Diritto della Navigiazione e dei Trasporti dell’Università degli Studi di Bari – polo jonico di Taranto), Ester Cecere (Primo Ricercatore Cnr – Istituto per l’Ambiente Marino Costiero, unità operativa di Taranto) e Carmelo Fanizza (presidente dell’associazione Jonian Dolphin Conservation). Ma ottima è stata la risposta della cittadinanza anche al primo (22 dicembre) e all’ultimo (29 dicembre) incontro, nonostante le imminenti giornate di festa.
«Girare nella mia regione a parlare di questi temi mi fa sempre molto piacere – ha commentato il professor Antonio Moschetta, l’ospite più atteso dell’intera rassegna -. Senza voler strumentalizzare la situazione di Taranto, mi batto per spiegare come sia possibile prevenire o ritardare l’insorgenza dei tumori attraverso la dieta e lo stile di vita perché è un problema che riguarda tutti.
In Italia si diagnosticano 366mila tumori all’anno. Ovvero: più di mille al giorno. Ecco perché questi temi andrebbero affrontati in maniera asfissiante. Immaginare un mondo senza tumori è utopistico, ma già oggi i tassi di sopravvivenza continuano a crescere. Vuol dire che, puntando sulla medicina personalizzata, in un futuro sarà possibile affrontare questa battaglia ad armi pari».
“Gli Aperitivi della Scienza” costituivano un progetto-pilota, dal momento che non aveva precedenti in città. La risposta della cittadinanza è stata eccezionale. Il dato non è da trascurare e porterà gli organizzatori a valutare l’opportunità di realizzare il “bis” nei mesi prossimi. Appuntamento alla prossima estate?
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