I delitti ambientali nel codice penale, raccolte quasi 50 mila firme
In nome del popolo inquinato: subito i delitti ambientali nel Codice penale. È quanto chiede una petizione, promossa da Libera e Gruppo Abele su Change.org. che chiede «al Senato di approvare subito il disegno di legge sull’introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale». L’iniziativa ha raccolto finora più di 49.400 adesioni. «L’Italia -sottolineano i promotori, primi firmatari Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente e Luigi Ciotti, presidente di Libera – ha bisogno di una vera e propria riforma di civiltà, che sanerebbe una gravissima anomalia: oggi chi ruba una mela al supermercato può essere arrestato in flagranza perché commette un delitto, quello di furto, mentre chi inquina l’ambiente no, visto che nella peggiore delle ipotesi si rende responsabile di reati di natura contravvenzionale, risolvibili pagando un’ammenda quando non vanno – come capita molto spesso – in prescrizione. Non esistono nel nostro Codice penale, infatti, né il delitto di inquinamento né tantomeno quello di disastro ambientale». (AdnKronos)