La bozza di decreto prevede poi un salvacondotto per «gli atti e i pagamenti» compiuti dal commissario straordinario nell’esercizio delle sue funzioni e in particolare viene esclusa «la punibilità» per le condotte «poste in essere in attuazione del piano» di attuazione delle prescrizioni dell’Aia come previsto dal Dpcm del 14 marzo 2014. È una sorta di immunità sulla quale ci potrebbero essere delle perplessità da parte dei tecnici del Quirinale sui tavoli dei quali il decreto è arrivato il 30 dicembre. Per quanto riguarda l’attuazione del piano ambientale, le attività relative vengono considerate di «pubblica utilità» nonchè «indifferibili e urgenti». Con il nuovo decreto il commissario straordinario avrà però più tempo per realizzare gli adempimenti, l’art.2 gli dà la possibilità di realizzare solo l’80% delle prescrizioni che per il Dpcm 14 marzo 2014 dovevano essere ultimate al 31 luglio 2015. (Ansa)
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