Tutti “Insieme per Lollo” – Ieri la manifestazione dedicata al piccolo Lorenzo

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lolloDecine di bambini hanno partecipato ieri al PalaMazzola di Taranto alla manifestazione “Insieme per Lollo: Il futuro scende in campo”, una giornata-evento dedicata a Lorenzo Zaratta, il piccolo di 5 anni morto il 31 luglio scorso per un tumore al cervello che gli fu diagnosticato a soli tre mesi dalla nascita. Una patologia che i genitori di Lorenzo hanno sempre messo in relazione con l’inquinamento provocato dalla grande industria, dall’Ilva in particolare. Suo padre, Mauro, il 17 agosto 2012 partecipò ad una manifestazione contro l’inquinamento nel capoluogo ionico mostrando la foto del figlio intubato. L’uomo salì sul palco e raccontò il dramma che stava vivendo. “Certo – disse – nessuno è in grado di dimostrare il nesso di causalità tra il tumore di Lorenzo e i fumi dell’Ilva, ma la mia famiglia lavorava lì e i miei nonni, mia mamma sono morti di tumore. Mio suocero anche era all’Ilva e mia moglie, durante la gravidanza, lavorava nel quartiere Tamburi. E tutti sappiamo che da quei camini non esce acqua di colonia, ma gas in grado di modificare il dna e provocare errori genetici come quello di mio figlio”.

In apertura della manifestazione, organizzata dal Comitato ‘Cittadini e lavoratori liberi e pensanti’, di cui fanno parte diversi operai dell’Ilva, c’è stata la parata dei bambini che mostravano striscioni con le scritte ‘Salute, Ambiente, Alternative, Lavoro, Futuro, Cultura’. Poi è iniziato il torneo di calcetto. A dare il calcio d’inizio sono stati Mauro Zaratta, il papà di Lorenzo, e il cantante Antonio Diodato, mentre dagli spalti si levava il grido “Lollo! Lollo!”. La manifestazione è stata condita anche da spettacoli circensi, un’esibizione di football americano e la partecipazione di clown e personaggi dei cartoni animati. Gli spettatori hanno contribuito con una donazione di giocattoli nuovi o in buono stato destinati ai bambini meno fortunati che saranno distribuiti dalla Befana sull’Apecar il 6 gennaio prossimo. Sono stati anche raccolti generi alimentari per le famiglie bisognose che saranno consegnati all’ABFO (Associazione benefica Fulvio Occhinegro). “Qualcuno avvisi Renzi – hanno detto alcuni genitori – che ai nostri figli non servono decreti salva-Ilva. I nostri bimbi vogliono un’alternativa alla fabbrica della morte”. (Ansa)

Foto prelevata dalla pagina Facebook del comitato “Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti”.

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